Gran Sasso

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Gran Sasso

Il Parco nazionale Gran Sasso e Monti della Laga è la terza riserva naturale protetta più estesa d'Italia. Situato per la maggior parte in Abruzzo ed in misura minore nelle zone adiacenti del Lazio e delle Marche, questo parco prende il nome dal massiccio del Gran Sasso d'Italia la cui vetta più elevata raggiunge i 2912 metri di altitudine e dalla catena dei Monti della Laga, posta poco più a nord, la cui montagna più alta il Monte Gorzano misura 2458 metri.

All’interno di questa enorme area sorgono numerosi comprensori sciistici gran parte dei quali d’estate vengono convertiti in accoglienti località per gli appassionati di bicicletta.

BIKE PARK PRATO SELVA
A Prato Selva piccola stazione montana in Provincia di Teramo, distante 2 ore e mezza di auto da Roma, si trova il Bike Park più importante degli Appennini centro-meridionali.
Il parco inaugurato nel 2006 è stato il primo centro sportivo riservato agli appassionati di mountain bike ad entrare in funzione nell’Italia centro-meridionale. L’intera struttura sfrutta l’impianto di risalita munito di seggiovia triposto per portare i riders in quota dove si trovano i punti di partenza dei principali sentieri.
Il Bike Park di Prato Selva presenta essenzialmente 3 piste: Toboga (3,4 km), Poetica (4km) e Babetta (3,7km). Le prime due sono di difficoltà medio-alta , hanno sponde, radici, ripidi naturali e salti artificiali (i maggiori ostacoli sono comunque evitabili) e sono adatte a biker mediamente esperti. La terza è invece classificata facile, si snoda quasi interamente all'esterno del bosco ed è adatta ai biker meno esperti. Dalla Toboga si diramano la variante Clorophilla, con elementi north-shore, e la variante Pietraia, entrambe classificate molto difficili ed adatte a biker esperti.
Prato Selva non offre solamente emozioni per gli amanti del downhill ma soddisfa pure le esigenze dei riders che amano fare fatica pedalando sulle mountain bike all mountain. Per questa categoria di ciclisti il centro offre due scenografici percorsi freeride-all mountain su sentiero naturale, serviti da risalita con pick-up, che permettono di godere dei più ampi panorami offerti dalle nostre montagne. I due percorsi ribattezzati Giro del monte e La Fanese, misurano rispettivamente 15 e 10 chilometri.

DISTRETTO VALLE DEL TIRINO  
Immersa nel cuore verde d’Abruzzo, compresa tra i comuni di Bussi sul Tirino, Capestrano ed Ofena e tra le province di Pescara e L’Aquila, si trova la Valle del Tirino, solcata dall’omonimo fiume, il Tirino, uno tra i fiumi più belli e puliti d’Italia. 
Dal Centro Visite Fiume Tirino di Bussi sul Tirino (PE) si dipartono diversi itinerari lungo i tanti sentieri ciclabili, per tutti i gusti e di diverse difficoltà. Tra i tracciati più semplici si segnalano l'escursione che porta Capo d'Acqua contraddistinta da: un dislivello piuttosto contenuto 77 metri e da una lunghezza di circa 10km in prevalenza su fondo sterrato e ben battuto, ed il tracciato che da Bussi conduce alle località di Presciano e Capestrano. Anche questo percorso è adatto a tutti dato che presenta solamente 11 km di lunghezza e un dislivello di appena 180 metri. Chi invece vuol far fatica, può scegliere la strada che porta in vetta al Monte Pietra Corniale. Un tracciato interamente sterrato che in soli 8 km porta a fronteggiare un dislivello di 674 metri.  

DISTRETTO ALTE VETTE
Il Distretto Alte Vette è l'unico distretto del Parco Naturale del Gran Sasso e Monti della Laga ad essere completamente nel comune de L'Aquila. Questa zona dal punto di vista naturalistico è la parte più selvaggia del Gransasso d'Italia, dove rupi, precipizi, valli glaciali e antiche morene si alternano in un ambiente unico a cui fa da sfondo Campo Imperatore. Ad Assergi frazione dell'Aquila situata a 900 metri di quota si diramano interessanti ed impegnativi tracciati per mountain bike. Il più adatto ad i riders allenati è l'Anello del Vasto, un circuito di quasi 20 km ricavato per quasi l'80% su piste a fondo naturale che presenta un dislivello di 444 metri e che permette di superare quota 1300 metri sul livello del mare. Sempre per riders allenati sono anche i tracciati: Assergi-San Pietro della Ienca-Assergi e Assergi-Fonte Cerreto-Assergi entrambi di poco più di 11km di lunghezza, che si snodano per quasi la loro totalità su fondo naturale.
Rimanendo nello stretto distretto, ma utilizzando come campo base la località di Filetto sono possibili altre tre escursioni. La più facile misura 9,7 km ed è praticamente tutta asfaltata conducendo a Piano di Fugno e Montecristo, quella intermedia consente di raggiungere Barisciano dopo aver percorso poco più di 11 km, infine la più impegnativa ha una lunghezza di 15,6 km e si inerpica fino a Piano Locce e poi a S. Stefano di Sessanio.
Altra località interessante per effettuare itinerari in bicicletta è Fonte Cerreto. Da qui è possibile affrontare due percorsi di media difficoltà. Il già citato anello Fonte Cerreto-Assegi- Fonte Cerreto, e il tracciato Fonte Cerreto - Assergi con accesso alla Valle del Vasto di poco più di 7 km di lunghezza.

DISTRETTO STRADA MAESTRA
Da un punto di vista ambientale il distretto può essere considerato il cuore del Parco. I due colossi montuosi del Gran Sasso e dei Monti della Laga vengono a contatto, i bianchi calcari e le calde arenarie si toccano e si sovrappongono. Il lago di Campotosto, il bacino artificiale più esteso d'Europa, è un autentico paradiso per l'avifauna e reca una flora peculiare, tipica della torbiera, che occupava l'area prima della realizzazione del lago. Per la sua complessità, il distretto è caratterizzato da una grande varietà di paesaggi, ambienti ed ecosistemi. Da un lato il versante dei Monti della Laga, con la sua morfologia dolce, ricca di acque superficiali e di grandi estensioni forestali, dall'altro gli ambienti calcarei del Gran Sasso, con la verticalità imponente delle pareti di roccia carsica. La fauna dell'area annovera il lupo, il capriolo, il camoscio e il cervo. Tra le estese faggete, si distinguono i boschi vetusti di Fonte Novello e dell'Aschiero.
I numerosi percorsi ciclabili di quest'area hanno diversi punti di partenza. Da Prati di Tivo si segnalano in particolare tre itinerari. Il più semplice è l'Anello dei Prati di Tivo, un percorso interamente asfaltato di soli 3,5km con un dislivello di appena 105 metri. Di difficoltà intermedia è invece l'escursione che conduce al Rifugio del Fontanino che presenta un dislivello di 210 metri e una lunghezza complessiva di poco più di 5km su fondo per metà asfaltato e per metà sterrato. Più impegnativo è infine il sentiero che porta a raggiungere Pietracamela, un percorso per oltre il 90% su fondo sterrato e che in soli 3,5km comporta un dislivello di 422 metri.
Ottima base d'appoggio per le escursioni nel distretto della Strada Maestra è la località di Campotosto. Dal magnifico lago artificiale partono infatti due itinerari entrambi totalmente asfaltati. Il primo è l'anello nord del lago che ha una lunghezza di 25km ed un dislivello di 64 metri, il secondo invece è l'anello est che presenta 23km di tracciato e un dislivello di appena 40 metri. Decisamente più impegnativa è l'escursione che conduce da Località Case Isaia al Coppo e poi Campotosto. Questo percorso infatti è adatto a bikers allenati e nonostante il chilometraggio limitato, poco sopra i 10km, ha un dislivello di quasi 300 metri.
Un terzo punto di partenza per gli itinerari ciclabili del distretto della Strada Maestra è Paladini. Da qui infatti ci si può spingere fino a Piano Vomano lungo una salita di 6km ed un dislivello di poco superiore ai 200 metri.

DISTRETTO VALLE SICILIANA
Il distretto della Valle Siciliana prende il nome dal feudo della potente famiglia dei Mendoza, nobili di Spagna, che ricevettero in premio la valle da Carlo V, nell'organizzazione del Regno di Napoli. Quest'area interessa il versante teramano del Gran Sasso. In essa sono ricomprese le dolomitiche pareti del Corno Grande e del Monte Camicia, costellate di Sassifraghe e Sedum, dove il Camoscio appenninico compie le sue evoluzioni mozzafiato e l'Aquila reale, e il Falco pellegrino sono i signori incontrastati del cielo. Più in basso, le faggete ammantano compatte i ripidi fianchi dei monti da dove precipitano, veloci e cristalline, le acque di torrenti e fiumi.
Il luogo ideale per scoprire in bici le bellezze di questo distretto è la località di Isola del Gran Sasso. Da qui vengono consigliati tre itinerari: il facile anello di Isola del Gran Sasso che misura appena 2km ed è percorribile da tutti incluse le famiglie, l'escursione che da Isola del Gran Sasso porta Trignano, considerata di media difficolta con i suoi 10km di lunghezza ed il dislivello di 237 metri, ed infine l'impegnativo anello che conduce al Castello di Pagliara, 20 km tutti asfaltati ma con un dislivello di oltre 700 metri.

DISTRETTO TERRE DELLA BARONIA
Il distretto prende il nome dalla "Baronia di Carapelle" che nel basso Medioevo era proprietaria della parte meridionale del Gran Sasso. La natura del distretto offre paesaggi erbosi con numerose presenze di pregio fito- e zoogeografico. Tra le piante si trovano la Sesleria uliginosa e la Pulsatilla montana, la Tofieldia comune, la Stella appenninica e il Camedrio alpino, la pianta da cui prende il nome l'ultima recreduscenza della passata era glaciale. Il clima continentale dell'area, caratterizzato da piogge scarse, inverni freddi, estati caldissime e pronunciate escursioni termiche, costituisce la condizione ideale per l'instaurarsi delle steppe. Quest'area è  l'habitat ideale per i lupi, le volpi, le lepri, le arvicole delle nevi e di una moltitudine d'insetti mimetici e di coloratissime farfalle. La vipera dell'Orsini vive qui con la sua più importante popolazione al mondo e anche il camoscio appenninico ha ritrovato in questa zona il suo habitat d'elezione.
Anche quest'area del Parco Nazionale del Gran Sasso e dei Monti della Laga offre interessanti itinerari per gli appassionati di mountain bike e di bike trekking. Uno dei luoghi ideali per fare da base d'appoggio per le escursioni in bicicletta è Santo Stefano di Sessanio. Da questa località infatti partono tre tracciati di facile e media difficoltà che presentano chilometraggi e dislivelli piuttosto contenuti. Il più semplice dei tre conduce Calascio e misura 6,7km, mentre il più impegnativo di circa 10km porta fino a Castelvecchio Calvisio.
Altro interessante punto di partenza per scoprire il distretto delle Terre di Baronia in bicicletta è Fonte Vetica. Da qui si segnala l'impegnativa salita che porta alla miniera di lignite situata a quasi 1800 metri di altitudine. Il tracciato quasi totalmente sterrato misura poco più di 7km ma ha un dislivello di quasi 300 metri.
Molto panoramici sono pure gli itinerari che hanno come base di partenza il lago di Racollo. Impegnativo ma altamente spettacolare l'anello dei laghetti che misura 15 km e che porta i bikers fino a quasi a quota 1800 metri sul livello del mare. Decisamente più semplice l'escursione di 8,5km, interamente su fondo asfaltato, che da Lago Racollo conduce verso Fonte Vetica. Questo tracciato è percorribile anche dai biker meno allenati e dalle famiglie e presenta un dislivello di appena 86 metri.
 
DISTRETTO TRA I DUE REGNI
La denominazione del distretto, intereamente in provincia di Teramo, allude al ruolo storico di terra di confine, tra lo Stato Pontificio e il Regno di Napoli, che questo comprensorio aspro e selvaggio ha rivestito per secoli. Il profilo del territorio è dominato dalle sagome speculari delle due possenti montagne calcaree conosciute come "Monti gemelli", ovvero i Monti Girella e Foltrone, che svettano fino ai 1800 metri, separate dal fiume Salinello che, da ere lontanissime, ha scavato nel tenero calcare una stretta e selvaggia forra, con vertiginose pareti a strapiombo, meglio conosciuta come "Gole del Salinello". La montagna di Campli non casualmente è definita "Montagna dei Fiori". Qui i botanici del Parco hanno numerato 370 specie: Gagee, Erysimum, Eliantemi, Globularie, Timi e Ginestrelle, un mosaico di colori e profumi.
Da San Giacomo partono tre interessanti percorsi di media e impegnativa difficoltà. La più difficile tra le escursioni è quella che da San Giacomo porta fino al Lago. Un percorso in costante salita per metà sterrato e metà asflatato di circa 12 km con un dislivello di 661 metri. Più pedalabili sono l'anello di San Giacomo di appena 3km e l'escursione San Giacomo-Caciare di complessivi 8,5km e dislivello di 369 metri.

DISTRETTO CASCATE E BOSCHI
Legato alla ricchezza d'acque e di boschi, il distretto Cascate e Boschi si trova nel cuore dei Monti della Laga. In quest'area del parco nazonale, le foreste appaiono immense e impenetrabili. Vaste faggete, costellate di possenti abeti bianchi e betulle si alternano a cerrete, quercete e castagneti ove, d'autunno, riecheggia il bramito dei cervi in amore. Tra le tante foreste, il Bosco della Martese, è quello che più di tutti evoca una natura primordiale. Spesso gli alberi assumono dimensioni colossali come il castagno di Nardò a Morrice di Valle Castellana, uno degli alberi più grandi in Italia e in Europa. Inoltre, cascate fragorose, pittoreschi ed insidiosi scivoli d'acqua, innumerevoli sorgenti e torrenti segnano e incidono il fianco dolce dei monti. In alto, le alte vette della Laga segnate dalle brughiere a mirtilli e dai salici erbacei, offrono un'atmosfera nordica al centro del Mediterraneo.
In questa zona del Parco Nazionale del Gran Sasso e dei Monti della Laga i principali percorsi per mountain bike hanno come punto di partenza la località di Ceppo in provincia di Teramo. Molto scenografica nonostante la sua facilità, è l'escursione che conduce sul Monte la Morra. Il tracciato misura poco meno di 5km ed è interamente ricavato su una mulattiera ben battuta, pertanto è facilmente pedalabile da ogni tipologia di biker. Molto affascinante anche se impegnativo è il percorso che porta alla splendida cascata della Morricana. Il sentiero presenta 7,23 km di salita con dislivello di 173metri da percorrere interamente su fondo sterrato, ma il panorama una volta arrivati a destinazione fa dimenticare l'intera fatica.

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