Uno zaino, l'autocertificazione, la fascia tricolore e una bici per percorrere mezza Italia. Gianluca Bacchetta, sindaco di Divignano (Novara) e ristoratore, ha deciso di recarsi a Roma in bicicletta e incontrare Giuseppe Conte per compiere un singolare gesto di protesta: restituire al Presidente del Consiglio i 600 euro di rimborso una tantum per l'emergenza economica causata dal coronavirus.
Domenica 10 Maggio 2020
La protesta di Bacchetta è diventata simbolica per tanti ristoratori costretti alla chiusura: «Qualcuno del mio settore ha iniziato le consegne a domicilio, ma è un mero palliativo che non copre neanche le spese e allunga solamente questa terribile agonia in cui siamo precipitati. Spero di conoscere tutti i sindaci dei comuni da cui passerò, sperando che mi accompagnino nell'attraversamento dei loro paesi così che diventi spunto per un confronto sulla gestione di questa emergenza. Non sono per nulla tecnologico e poco social, ma so che qualcuno mi aiuterà in questo».
Bacchetta, dopo essere partito dal Piemonte, ha fatto tappa in Emilia-Romagna e Toscana. Qui ha incontrato tanti colleghi, più o meno famosi alle cronache nazionali, tra cui il sindaco di Parma, Federico Pizzarotti. Il sindaco-ristoratore, proprietario della birreria bavarese Edelstube di Pombia (Novara) è poi arrivato a Roma ed è stato rivevuto dal presidente del consiglio.
Bacchetta ha ribadito la sua volontà di rinunciare al bonus di 600 euro - "elemosina", aveva detto sprezzante nei giorni scorsi - dunque ha deciso di devolvere la somma alla Croce Rossa. Così il premier, dopo aver dialogato con lui e chiamato al telefono il presidente dell'Inps, Pasquale Tridico, e il presidente dell'Iss, Silvio Brusaferro, per dare informazioni al sindaco, ha deciso di donare la stessa somma - 600 euro - alla Croce Rossa Italiana.
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