Covi e Pasqualon beffati da Fraile in Andalucia, Ganna a 2" dal successo finale in Algarve

E' stata la domenica del gran finale per tre corse a tappe di alto livello, in termini di partecipazione anche di squadre World Tour, con tanta Italia protagonista su più fronte, anche se un po' di rammarico può esserci per le mancate vittorie.

A partire dalla Vuelta a Andalucia, con la quinta e ultima tappa che ha visto imporsi, sull'arrivo in lieve ascesa di Alhaurin de la Torre, l'esperto Omar Fraile che ha fermato così il dominio della UAE Emirates: la formazione di Tadej Pogacar, che conquista con ampio margine la generale davanti alle due punte della Bahrain-Victorious, Mikel Landa e Santiago Buitrago, ha provato a firmare la cinquina di successi parziali, con lo stesso sloveno a tirare nel finale per Alessandro Covi, costretto ad accontentarsi però della seconda piazza, con Andrea Pasqualon terzo in rimonta. E Damiano Caruso e Lorenzo Rota sono nella top ten della GC, rispettivamente 7° e 8°.

Alla Volta ao Algarve, Filippo Ganna è arrivato ad un passo dal colpo doppio, ma come alla Vuelta a San Juan deve mandare giù il boccone amaro del secondo posto nella classifica generale, davvero ad un soffio dal compagno di squadra Daniel Felipe Martinez.

La corsa a tappe portoghese è andata infatti al colombiano della Ineos Grenadiers per appena 2”, con il campione d'Italia a cronometro che ha concluso terzo la prova contro il tempo decisiva attorno a Lagoa (ben 24,4 km), a 10” da Stefan Kung (tra di loro Remi Cavagna, altro gran specialista), ma è stato bravissimo anche Martinez a limitare i danni e chiudere quarto per saltare tutti coloro che guidavano la graduatoria dopo l'arrivo in salita di ieri al Malhao, in primis Thomas Pidcock (altro Ineos), crollato dal 1° al 7° posto. Il belga Ilan Van Wilder ha completato il podio chiudendo la GC terzo a 15” da Martinez, precedendo a sua volta Foss e Kung.

Conclusione anche in Francia, al Tour des Alpes Maritimes et du Var con battaglia per la maglia gialla definitiva sino al rettilineo di Vence. Aurélien Paret-Peintre (AG2R Citroen) ha attaccato in contropiede a 5 km dal termine sorprendendo gli altri big della generale, ma non è bastata la vittoria di tappa con 5” di margine per ribaltare anche il verdetto finale.

Kevin Vauquelin, terzo di tappa alle spalle anche di Skjelmose Jensen, ha salvato il primato con 7” sullo stesso Paret-Peintre, mentre Neilson Powless è terzo a 10”.