Il bis di Pogacar in un grande Lombardia: Mas e Landa sul podio, un grazie a Valverde e Nibali

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Il bis di Pogacar in un grande Lombardia: Mas e Landa sul podio, un grazie a Valverde e Nibali

Lo sloveno conquista la sua terza monumento, stroncando il maiorchino della Movistar in un tiratissimo sprint a due. "Bala", sesto, chiude alla grande così come oggi saluta il ciclismo l'asso siciliano. Piccolo, 11°, il miglior italiano al traguardo.

Il secondo Lombardia di Tadej Pogacar, al bis personale un anno dopo l'arrivo trionfale a Bergamo (risolvendola sempre in una volata a due), l'ultimo della carriera così come in assoluto a livello agonistico per Vincenzo Nibali e Alejandro Valverde, due autentici giganti del pedale che salutano nel pomeriggio di Como.

La “classica delle foglie morte” edizione numero 116 vede l'asso sloveno del Team UAE Emirates, che ha controllato la corsa sin dal Ghisallo, conquistare la sua terza monumento, la prima di un 2022 con il trionfo alla Strade Bianche e qualche delusione, dal 2° posto al Tour sino al Mondiale. E' stato il duello con Enric Mas a decidere questo Lombardia, sostanzialmente i due corridori che già all'Emilia e poi alla Tre Valli Varesine avevano mostrato la gamba migliore, anche se molto indicavano in Jonas Vingegaard, il giustiziere di “Pogi” al Tour, il co-favorito.

Sul Civiglio, a meno di 20 km dalla conclusione, è venuta fuori la verità con lo sloveno e il maiorchino che hanno staccato nettamente tutti, mentre cedevano in maniera altrettanto netta il danese trionfatore del Tour de France, un Julian Alaphilippe ancora lontano dalla miglior condizione e proprio Vincenzo Nibali, che sognava un finale di grande livello dopo i buoni segnali forniti nelle ultime corse.

Un gran bel Mikel Landa è stato l'unico capace di rientrare su Pogacar e Mas, ma quando il connazionale in forza alla Movistar ha sgasato di nuovo sul San Fermo della Battaglia, anche il basco ha dovuto accontentarsi del terzo posto, ad una decina di secondi dai duellanti che, sul rettilineo di Lungo lario Trento Trieste, hanno dato vita ad una sfida meno scontata del previsto, visto che il futuro vincitore ha stroncato lo scalatore iberico solo nei 50 mt conclusivi.

Ai piedi del podio Higuita e Carlos Rodriguez, rispettivamente per Bora-Hansgrohe e Ineos Grenadiers, poi a regolare il successivo gruppetto per il 6° posto un incredibile Valverde, che a 42 anni si regala l'ennesimo piazzamento di quel Lombardia che non ha mai vinto, ma che segnala ancora una volta la grandezza del murciano.

Miglior italiano? Andrea Piccolo, nel quarto gruppo con un bellissimo 11° posto per un giovane che finalmente fa vedere qualcosa per il futuro di un ciclismo di casa nostra certamente in difficoltà, se pensiamo che oggi tutte le speranze di risultato poggiavano appunto su Nibali, a quasi 38 anni, e su Domenico Pozzovivo (che a novembre ne festeggerà 40), sfortunatissimo per una caduta nella prima parte di corsa e costretto al ritiro.

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