Pogacar, è tutto definito per il 2024 con la Strade Bianche prima della Sanremo e del tentativo di doppietta

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Pogacar, è tutto definito per il 2024 con la Strade Bianche prima della Sanremo e del tentativo di doppietta

Dopo l'annuncio della partecipazione al Giro d'Italia, ecco il programma completo del fuoriclasse sloveno, che vuole rivincere anche la Liegi e sacrificherà il Fiandre. E dopo il Tour, assalto a titolo olimpico e mondiale oltre al poker sulle strade del Lombardia. Già scelte le formazioni della UAE per i grandi giri, con Ayuso e Almeida che debutteranno alla Grande Boucle.

Un calendario da sogno, da campione vecchi tempi che vuole cercare di vincere tutto, evitando di focalizzarsi solo sull'obiettivo al quale tutti mirano, il Tour de France.

C'è davvero solo da applaudire la scelta di Tadej Pogacar per il suo 2024, pur con un sacrificio importante come il tentativo di bis al Giro delle Fiandre, che non ci sarà come l'intera campagna del pavé. Era nell'aria, ieri nel corso del media day di casa UAE Emirates nel ritiro spagnolo, è arrivata la conferma che l'asso sloveno rinuncerà alla “Ronde”, per il resto farà davvero quasi tutto...

L'esordio, anziché a metà febbraio in Portogallo come inizialmente previsto, dovrebbe avvenire direttamente il 2 marzo alla Strade Bianche, che “Pogi” dominò nel 2022 prima di spostarsi direzione Parigi-Nizza all'inizio di quest'anno (naturalmente vinta anche quella per la prima volta).

Piccolo dubbio sulla partecipazione alla Tirreno-Adriatico, che dovrebbe comunque anticipare per lui il nuovo assalto alla Milano-Sanremo, che Pogacar disputerà di nuovo sognando la quarta diversa monumento della carriera. Poi l'inserimento della Volta a Catalunya, nella settimana che segue la “Classicissima”, periodo in altura e, 13 giorni prima del via del Giro d'Italia, la voglia di conquistare la sua seconda Liegi-Bastogne-Liegi (dopo quella del 2021).

Difficilmente il 25enne di Komenda disputerà Amstel e Freccia, portate a casa quest'anno, prima della Doyenne.

Il 4 maggio il debutto alla corsa rosa, per vincere il suo terzo GT e poi stacco con recupero e preparazione verso il tentativo di doppietta, 26 anni dopo Marco Pantani, con il Tour de France dove lo sloveno dovrà affrontare Vingegaard, Evenepoel e Roglic che mireranno dritti alla maglia gialla.

Neppure due settimane dopo la conclusione di Nizza, Pogacar (che fu bronzo a Tokyo nel 2021) cercherà l'oro olimpico su strada, evitando la cronometro, prima di proiettarsi direttamente a settembre. Il grande obiettivo del finale di stagione è la maglia iridata su un percorso, quello di Zurigo, decisamente adatto alle sue caratteristiche: la preparazione avverrà 15 giorni prima con le classiche canadesi, Québec e Montréal.

E dopo il Mondiale, con altre due settimane di recupero nel mezzo, si andrà all'attacco del quarto Lombardia consecutivo.

Un programma decisamente ambizioso (ma crediamo fattibile per un fenomeno del genere), che avrà bisogno di tutto il supporto di una squadra, la UAE Emirates, che ha già modellato attorno al suo leader assoluto le squadre che prenderanno parte ai grandi giri. Nella corsa rosa, al fianco di Tadej vedremo Jay Vine, che era il gregario principale di Almeida nell'edizione 2023 e tornerà quindi al Giro, il fidato Rafal Majka, Felix Grossschartner, il connazionale Domen Novak e, per lavorare in pianura, Mikkel Bjerg e Rui Oliveira, con qualche chances per Juan Sebastian Molano nei primi arrivi in volata.

Al Tour de France, la compagine emiratina schiererà l'artiglieria più pesante: i leader, se Pogacar non dovesse essere al 100%, potrebbero essere più di uno con Adam Yates, 3° nel 2023, i debuttanti alla Grande Boucle Joao Almeida e Juan Ayuso, con Pavel Sivakov gregario di lusso assieme a Marc Soler, Tim Wellens e Nils Politt.

Non ancora completata, ma l'intelaiatura è già chiara, la squadra da proporre alla Vuelta Espana (che verrà presentata ufficialmente questa sera), con Almeida che farà il bis, tra l'altro nel GT iberico che partirà dal suo Portogallo, esattamente come Adam Yates e Sivakov, mentre Vine doppierà con il Giro. Almeno questa, Pogacar la salterà...

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