Si presenta anche la Vuelta: tanti "muri", il ritorno di Covadonga e Cuitu Negru, crono in avvio e nel finale

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Si presenta anche la Vuelta: tanti "muri", il ritorno di Covadonga e Cuitu Negru, crono in avvio e nel finale

Ecco il percorso del terzo GT stagionale (17 agosto/8 settembre 2024), con soli 34 km contro il tempo, compresi quelli della giornata conclusiva a Madrid. Start morbido dal Portogallo, poi le salite saranno... tremende.

Un tracciato in classico stile Vuelta Espana, per la 79esima edizione della corrida iberica presentata ufficialmente martedì sera a Lisbona, che sarà la sede di partenza il prossimo 17 agosto 2024. Il Portogallo protagonista nelle prime tre giornate di corsa, tanto che Joao Almeida ha già chiesto e ottenuto dalla UAE Emirates di prendere parte, dopo il Tour, anche all'ultimo grande giro di stagione.

Certi della loro presenza anche Adam Yates e il campione in carica Sepp Kuss, probabile Primoz Roglic alla guida della Bora-Hansgrohe per cercare il poker storico, non scontato che ci sia Jonas Vingegaard ed è certo che non vedremo Remco Evenepoel, che la vinse nel 2022, e Tadej Pogacar che fu terzo al debutto sulle tre settimane nel 2019.

Il percorso presenta nove arrivi in salita e parecchi di questi saranno davvero impegnativi, con soli 34 km a cronometro, in avvio e in chiusura. Si comincia infatti con i 12 km da Lisbona a Oeiras, poi le altre due frazioni portoghesi, con traguardi a Ourém e Castelo Branco, sono le pochissime per gli sprinter, ma comunque non totalmente piatti nel finale.

Al quarto giorno ecco il primo arrivo in salita sul Pico Villuercas, 14 km al 6,5%, ma sono gli ultimi 5000 mt quelli tosti, vicini al 10% di media. Quinta tappa da Fuente del Maestre a Siviglia davvero piatta, l'unica dell'edizione 2024, poi la sesta propone 181 km da Jerez de la Frontera a Yunquera, con tre GPM di 3^ categoria a precedere l'ascesa conclusiva, abbastanza morbida (9 km poco sopra il 4%).

Settima frazione che strizza l'occhio alle fughe verso Cordoba, con l'Alto del 14% piazzato ai -25 km e poi picchiata prima della pianura finale, poi da Ubeda a Cazorla con il classico “unipuerto” (muro finale di 4 km all'8,5%) e la prima settimana terminerà con la durissima tappa di Granada, con El Purche e la doppia ascesa all'Alto de Hazallanas, 7 km al 10% e ultimo scollinamento ad una ventina di km dal gong.

Dopo il riposo, decima giornata di corsa da Ponteareas a Baiona, 160 km con un GPM di una decina di km al 6,5% che terminerà ai -20 km, probabile una fuga da lontano senza movimenti dei big.

Undicesima tappa attorno a Padron con un finale esplosivo, visto che ai -10 si affronta un muro di un paio di km sopra il 12%. Tostissimo il finale della seconda settimana: 12^ con l'arrivo all'Estacion de Montana de Manzaneda, 16 km al 4,8% per un traguardo in quota che comunque è il più morbido, visto che il giorno successivo si affronterà, lungo i 171 km da Lugo al Puerto de Ancares, una salita finale con 7 km al 10,2% di media.

Alla 14^ si respira verso Villablino, con un GPM di 23 km senza pendenze cattive (media sotto il 5%) che terminerà a -16 dalla linea e strizza l'occhio agli attaccanti fuori classifica, tutt'altra storia per 15esima e 16esima frazione (col riposo nel mezzo). Si torna infatti sul Cuitu Negru, al termine di un tappone con la doppia scalata alla Colladiella (8 km al 7,8%), tanto fondovalle e l'ultima scalata, 19 km al 7,2% ma con gli ultimi 3500 mt al 13%.

E alla 16esima frazione, ecco una classicissima come i Lagos de Covadonga: i 12 km finali sono al 7,5%, ma la pendenza media è condizionata da 3-4 tratti in falsopiano e la discesa conclusiva dall'ultimo km, per il resto siamo sempre sul 9-10%.

Da Arnuero a Santander, alla 17esima potrebbe esserci l'ultima chance per i velocisti, ma con due GPM di 2^ categoria corti ma ripidi tra i -90 e i -70 km dall'arrivo, non ci sarà proprio nulla di scontato. Ultima scorpacciata di salite dopo la giornata interlocutoria da Vitoria-Gasteiz a Maeztu (Puerto Herrera, 5 km al 9%, ai -45 km e poi tutto su e giù senza salite vere e proprie), con la 19esima e 20esima tappa. Da Logrono all'Alto del Moncalvillo (168 km), ultimi 8,3 km al 9% di media, poi l'arrivo che potrebbe decidere tutto sul Picon Blanco, erta simbolo della Vuelta a Burgos. I 7,5 km conclusivi sono oltre il 10% di media.

Domenica 8 settembre, conclusione a Madrid senza il classico circuito cittadino ma con una cronometro individuale, la seconda e più lunga seppur di appena 22 km.

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