Nasce a Rimini il primo master di cicloturismo in Italia

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Nasce a Rimini il primo master di cicloturismo in Italia

Un progetto realizzato da Hospitality Marketing e Area 38 con il supporto di Italy Bike Hotels, APT Emilia-Romagna e la federazione ciclistica italiana.

Una vera e propria scuola, con materie di studio in aula ed a distanza, ore di pratica sul campo e test finali di rendimento. Un programma formativo, dal quale usciranno dei preparati “Bike Expert” provenienti dal mondo del ciclismo professionistico, in grado di affiancare gli albergatori italiani che vorranno specializzarsi su questo segmento di mercato sempre più competitivo e specializzato.

Si tratta del primo master di cicloturismo che nasce in Italia e già da novembre 2020 si prevede di poter iniziare l'anno accademico. Il progetto, realizzato da Hospitality Marketing e Area 38, agenzie specializzate in marketing turistico, sarà supportato da Italy Bike Hotels, da APT Servizi Emilia-Romagna, dalla Federazione Ciclistica Italiana e dalle principali associazioni di categoria, sponsor “tecnico” Limar. A dare la loro benedizione al progetto, anche due importanti figure del mondo del ciclismo: Gianni Bugno e Davide Cassani. “Credo che sia indispensabile dare opportunità e sbocchi professionali agli ex professionisti per il futuro - ha commentato Bugno - Troppo spesso i nostri ciclisti a fine carriera si trovano soli e con poche soluzioni per poter continuare a dare un contributo nel mondo del ciclismo.

Con questa scuola possiamo concretamente aiutare i nostri ragazzi ad individuare una professione che oltre a generare reddito li manterrà vicini alla bicicletta - prosegue Bugno - Sono certo che le donne troveranno facilmente un loro spazio nel progetto; molte di loro hanno fatto esperienze all'estero e conoscono le lingue straniere”.

Il progetto è molto bello - gli ha fatto eco Cassani - e credo che non ci siano tempi più giusti per mettersi al lavoro, senza dubbio le opportunità per gli ex prof sono interessanti, ma credo che sia opportuno mettere a disposizione questo ciclo di studi anche per i ragazzi/ragazze della categoria élite poiché è vero che adesso si stanno allenando per diventare professionisti, ma come sappiamo non tutti raggiungeranno l'obiettivo e questa attività formativa li potrà preparare per una nuova professione”.

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