Cicloturismo in crescita in Italia: i dati del 4° Rapporto di Isnart e Legambiente

Cicloturismo in crescita in Italia: i dati del 4° Rapporto di Isnart e Legambiete
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Cicloturismo in crescita in Italia: i dati del 4° Rapporto di Isnart e Legambiente

L’ Isnart - Istituto Nazionale Ricerche Turistiche - e Legambiente hanno pubblicato il 4° Rapporto sul Cicloturismo: presenze turistiche in Italia, impatto economico sul territorio, identikit del cicloturista, Piano Strategico del Turismo 2023-2027.

La stesura del Rapporto si è basata sui risultati delle indagini campionarie realizzate nell’ambito dell’Osservatorio sull’Economia del Turismo delle Camere di Commercio che monitora la domanda turistica, sia a livello nazionale che con sovra-campionamenti a livello regionale. Nel corso del 2023, sono state realizzate oltre 30 mila interviste a turisti italiani e stranieri che hanno soggiornato per almeno due notti presso strutture alberghiere, extra-alberghiere e abitazioni private italiane.
Per la quantificazione delle presenze cicloturistiche, il campione è stato costituito da 2800 soggetti.

IL CICLOTURISTA NEL 2023: PRESENZE TURISTICHE IN ITALIA E IMPATTO ECONOMICO SUL TERRITORIO

Secondo il Rapporto “Viaggiare con la bici” di Isnart-Legambiente, il cicloturismo si caratterizza come uno dei segmenti a forte trend di crescita. Dal lato della domanda, l’Osservatorio sull’Economia del Turismo delle Camere di Commercio restituisce la stima di quasi 57 milioni di presenze cicloturistiche nel 2023, il 6,7% delle presenze complessive registrate in Italia. Le presenze crescono di un ulteriore 4% rispetto al dato 2019 (54 milioni di presenze), anno che ha rappresentato il picco del turismo italiano nell’ultimo decennio.
A livello economico, il cicloturismo non da oggi rappresenta una voce importante del fatturato turistico del nostro Paese, con un impatto economico diretto di spese stimabile in oltre 5,5 miliardi di euro al 2023, in crescita del 35% sul 2022 e del 19,1% sul 2019 (4,6 miliardi). il cicloturista in Italia, nell’estate 2023, spende in media 95 euro al giorno per l’acquisto di beni e servizi; un importo che per gli stranieri sale a 104,5 euro. Un dato che appare rilevante, se si considera che la spesa media giornaliera del totale dei turisti in visita nel nostro Paese è pari a 59,6 euro.
Dall’analisi del comportamento di spesa del cicloturista, rispetto al turista “generalista”, emerge una minore spesa per l’alloggio e la ristorazione, mentre si spende di più per l’agroalimentare-prodotti enogastronomici locali e per le attività ricreative. Nel confronto temporale con il periodo pre-pandemico aumenta la spesa del cicloturista per i prodotti “cultura” come le attività ricreative e biglietti/card, musei e monumenti.

CHI È IL CICLOTURISTA IN ITALIA

Il cicloturista, nell’estate 2023, è di poco, in prevalenza, maschile, soprattutto giovane e viaggia in compagnia: del proprio partner (41%), della famiglia (26,7%) o degli amici (17%); da notare, però, un 12,4% che viaggia in solitaria. Con un livello di istruzione medio-alto, svolge una professione e dichiara un reddito tendenzialmente medio (52%) o addirittura medio-alto per il 24%, il che lo rende un target economicamente interessante.
Chi viaggia in Italia “su due ruote” è interessato al patrimonio artistico-monumentale (37,1%) e a quello naturalistico (36,4%), spesso in un unico contesto ambientale godibile attraverso strategici percorsi ciclabili. Il cicloturismo è associabile anche all’aspetto religioso del patrimonio culturale (17%) in un interessante connubio tra il benessere fisico derivante dalla pratica sportiva e quello spirituale.
Una volta a destinazione tra le attività svolte ci sono: escursioni e gite (83%) in bici, anche magari lungo ciclabili litoranee (22%), e abbinandovi spesso altre attività sportive (66%) tra cui il trekking; scelta ancora più marcata se si guarda ai flussi turistici dall’estero (69,2%). Seguono le visite ai Centri Storici (36%) e le degustazioni di prodotti tipici locali (24%).
Va incrementandosi, la tendenza mostrata dai cicloturisti in Italia a pernottare mediamente più a lungo del totale turisti: il 60% soggiorna tra le 7 e le 13 notti, il 15% supera le due settimane fino al mese intero; mentre la permanenza media si attesta sulle 8,3 notti (a fronte delle 7,6 del totale turisti). Quasi 4 cicloturisti su 10 (36%) scelgono di pernottare in hotel – il 39% nei 3 stelle, il 37,4% nei 4 stelle – mentre il 19,4% opta per i B&B.
Tra i canali di comunicazione, utilizzati per la scelta del soggiorno, è Internet a giocare un ruolo fondamentale, influenzando quasi 6 cicloturisti su 10. Il 56,4% attinge informazioni su internet o tramite i social network e guardando al dettaglio flussi, emerge un ricorso più frequente al web da parte dei turisti stranieri (61%). Il 32%, invece, si affida al suggerimento della propria rete di amici e conoscenti.
Esaminando i dati dell’Osservatorio, risulta anche che il 33% di cicloturisti afferma di aver scelto una specifica ciclovia poiché ben manutenuta, il 26,2% opta per un percorso immerso in un contesto ambientale suggestivo in linea con l’interesse per cultura e natura, mentre il 22,4% dichiara di aver scelto la destinazione attratto da una nuova ciclovia.
Per quanto riguarda la tipologia di mezzo scelto, quasi la metà degli intervistati (49%) ha optato per MTB/gravel, il 24% ha preferito la bici da corsa, il 15,4% la trekking/city bike ed il 12% ha optato per l’e-bike, che consente di ampliare la quota di domanda cicloturistica, avvicinando una fascia di utenza non necessariamente attiva a livello sportivo.

IL PIANO STRATEGICO DEL TURISMO 2023-2027

Il 17 luglio 2023 è stato definitivamente approvato il nuovo Piano Strategico del Turismo che sarà in vigore fino al 2027. L’obiettivo principale riguarda il rafforzamento della competitività dell’offerta turistico-culturale italiana dal punto di vista organizzativo e gestionale dei servizi di fruizione turistica, dando ulteriore risalto all’importante patrimonio di risorse culturali che l’Italia possiede, tramite innovazione e professionalità.
Il cicloturismo è richiamato, in modo diretto o meno, in numerosi aspetti, tra cui:
1) accessibilità e la mobilità turistica: in particolare, si affronta il tema del trasporto, prendendo in considerazione l’impatto ambientale sul territorio, le criticità e le opportunità per favorire accessibilità e inclusione;

2) formazione: il provvedimento prevede la trasmissione a cittadini e turisti delle corrette regole di utilizzo di biciclette, mediante l’utilizzo di applicazioni multilingue scaricabili su smartphone. Mentre per quanto riguarda la sostenibilità, l’intento è quello di coinvolgere la micro-mobilità per gli spostamenti di breve durata, assicurando inoltre servizi in sharing di biciclette in ambito urbano.

3) wellness, un segmento notoriamente importante nel turismo nazionale e internazionale, in cui oltre all’offerta termale e di SPA, vengono inclusi anche il turismo sportivo e il cicloturismo, visti come prodotti complementari;

4) la collaborazione interistituzionale per realizzare le infrastrutture necessarie allo sviluppo del cicloturismo (10 ciclovie nazionali e la conversione in percorsi ciclabili delle ferrovie dismesse per un totale di 11.000 km); la progettazione di collegamenti a ciclovie internazionali da attuare con l’Unione Europea e la definizione di standard nazionali omogenei per la qualificazione di “Bike Hotels”, in collaborazione con la Federazione Ciclistica Italiana e le Regioni.

Si intende poi mirare al miglioramento e all’accessibilità dei servizi cicloturistici nella ricettività, con strutture ‘bike friendly’; nelle infrastrutture, con bike park, aree di sosta e nodi intermodali; nei servizi ancillari, grazie a noleggi, officine e soluzioni di bike sharing; nell’informazione e nella formazione, puntando a creare figure di accompagnatori e guide in ambito sportivoi.
Infine, il Piano intende sostenere i progetti sul turismo ciclabile “Life Sic2Sic - In bici attraverso la Rete Natura 2000” dell’Ispra e il progetto di Federparchi per collegare i parchi italiani, ulteriormente a progetti per la mobilità sostenibile elettrica.

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