La foresta di Tarvisio ha una storia millenaria: le prime notizie storiche risalgono all’anno 1007, quando l’imperatore di Germania Enrico II il Santo la donò al vescovo di Bamberga. Ancora oggi, il 90% della superficie forestale è gravata da diritti di servitù di legnatico di origine medioevale.
Mercoledì 29 Maggio 2019
Si tratta della più grande foresta demaniale d'Italia, escludendo i parchi: 24.000 ettari di comprensorio alpino di cui 15.000 ricoperti di boschi produttivi, gestiti da più di un secolo secondo un preciso piano che garantisce una copertura arborea continua e il rinnovamento naturale delle specie autoctone. Proprio per questo rappresenta una delle aree naturalistiche più preziose d'Italia e uno dei sistemi faunistici più completi delle Alpi. Molto pregiata è una qualità di abete rosso, detto “di risonanza”, particolarmente indicato per la costruzione degli strumenti musicali a corda.
Territorio
La foresta è attraversata dal fiume Fella e si estende sino al confine con l’Austria e la Slovenia, lungo tutta la Valcanale e la valle dello Slizza interessando i comuni di Pontebba, Malborghetto-Valbruna e Tarvisio. Comprende numerose valli a sud e a nord di questo corso d’acqua, come quelli di Rio Bianco e di Malborghetto, vallone di Ugovizza, Valbruna, canale del Bartolo e valle Rio del Lago.
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