E' la vigilia del Mondiale Marathon in Turchia, le impressioni del ct Celestino: "Percorso per scalatori"

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E' la vigilia del Mondiale Marathon in Turchia, le impressioni del ct Celestino: "Percorso per scalatori"

Domenica (alle 11 italiane via per gli uomini, alle 12.30 le donne) l'appuntamento conclusivo della stagione di MTB. L'Italia ci prova.

Con Leonardo Paez a difendere la maglia iridata conquistata lo scorso anno, mentre Pauline Ferrand-Prevot non sarà al via dopo aver dominato Mondiali ed Europei di cross country, è già tempo di vigilia per un altro grande appuntamento del panorama della mountain bike, i campionati del mondo marathon di scena sui sentieri turchi di Sakarya.

La mattinata di domenica vedrà andare in scena le due gare per la categoria maschile prima e femminile poi, con il ct azzurro Mirko Celestino che ha analizzato così percorso e approccio dei suoi ragazzi, che saranno 6 al via con Jacopo Billi, Riccardo Chiarini, Tony Longo, Samuele Porro, Fabian Rabensteiner e Juri Ragnoli: “Una location di gara stupenda, un'area dedicata interamente allo sport in particolare alle biciclette, che spazia dalla mountain bike fino ad arrivare alla bmx e bmx free style – spiega il commissario tecnico della nazionale - Il percorso Marathon inizia con tanta pianura, circa 12 km che si alternano tra asfalto e strade di campagna ben curate.

Arrivati alla prima area tecnica, all'ingresso dell'anello da ripetersi 3 volte della lunghezza a giro di circa 28 km, si inizia a fare sul serio perchè le salite sono impegnative e il fondo pesante dovuto al fango molto argilloso che impedisce alle ruote di girare. Proprio per questo fondo pesante dopo 17 km ci siano dovuti arrendere e siamo tornati indietro provando i 12 km finali, che hanno comunque le stesse caratteristiche dei primi km. Gli organizzatori stanno svolgendo un ottimo lavoro per rimediare a questo problema che si è accentuato con le piogge abbondanti dei giorni scorsi. Fortunatamente le previsioni verso domenica sono di tempo buono e temperatura attorno ai 20°, anche se con un po' di umidità”.

Celestino conclude: “Si tratta sicuramente di un percorso per passisti scalatori se non addirittura per scalatori più resistenti. Speriamo solo di trovare meno fango in gara”.

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