Il prossimo 12 giugno il ritorno del grande appuntamento con la maratona di MTB: quest'anno davvero "speciale".
Senza dubbio il successo di BMW HERO Suedtirol Dolomites deriva anche dal contesto naturale in cui si svolge la gara: le Dolomiti. Amate e tanto ammirate per la loro unicità, e diventate per questo Patrimonio Mondiale UNESCO dal 2009, i “Monti Pallidi” e l'ecosistema che attorno a loro si sviluppa, necessitano di massimo rispetto e attenta tutela. Per questo motivo, consapevole del valore immenso che queste hanno, il comitato organizzatore dell'iconico appuntamento per gli appassionati di ciclismo off-road e conosciuta come la maratona di mountain bike più dura al mondo, ha scelto di mettere in atto strategie e iniziative per rendere la manifestazione assolutamente sostenibile nel lungo periodo, quindi senza che questa generi impatti negativi sull'ambiente montano e sulle comunità coinvolte dalla gara, per mantenerne intatto il delicato equilibrio.
“Sin dall'edizione di lancio nel 2010 siamo stati consapevoli di quanto le Dolomiti fossero un valore aggiunto importantissimo e insostituibile della nostra HERO - commenta Gerhard Vanzi, a capo del comitato organizzatore della BMW HERO Suedtirol Dolomites e del circuito internazionale HERO World Series - Amiamo la nostra terra, affascinante e al contempo fragile, e per questa ragione le dobbiamo molte attenzioni, proteggendola dall'azione dell'uomo per salvaguardare il patrimonio affinché le generazioni future possano godere di tanta bellezza”. Un grande impegno che vedrà coinvolti più aspetti legati all'organizzazione di HERO, i cui risultati si vedranno già dalla prossima edizione in programma il 12 giugno 2021. “Sono numeri importanti per l'economia delle nostre vallate alpine, che però ci impongono da qui in avanti di adottare comportamenti responsabili verso l'ambiente che ci circonda”, ha precisato Genni Tschurtschenthaler, Managing Director di HERO Suedtirol Dolomites.
L'organizzazione HERO si è data il preciso impegno di rispettare le indicazioni espresse dalla normativa ISO 20121, la direttiva internazionale sulla gestione degli eventi sostenibili. Sustainable Event Management è un processo che vede l'integrazione delle tematiche di responsabilità ambientale e sociale nella pianificazione degli eventi. Si tratta di una raccolta di buone pratiche che possono essere impiegate, in tutto o in parte, per ridurre gli impatti negativi delle manifestazioni sull'ambiente, dalla gestione dei rifiuti all'emissione di CO2, e allo stesso tempo dando valore alla comunità e al territorio che le ospita.
Progettazione, implementazione e rendicontazione sono i tre passaggi fondamentali per la gestione di una manifestazione in modo sostenibile. Il comitato organizzativo di BMW HERO Suedtirol Dolomites ha deciso dunque, in modo autonomo e senza alcuna imposizione, di seguire e rispettare questo protocollo, concentrando le future azioni in tre direzioni strategiche: Circular Economy, Carbon Management e Certification.
Il primo approccio è verso la Circular Economy, andando a utilizzare materiali riciclati e da riciclo, attuando una raccolta differenziata estesa così da valorizzare le risorse contenute nei rifiuti e recuperare manufatti e beni alla fine dell'evento. Successivamente, l'attenzione si sposta sull'area del Carbon Management con l'adozione di misure per aumentare l'efficienza energetica (ad esempio l'uso di veicoli elettrici per gli spostamenti) e la relativa compensazione di CO2 emessa. Ultima la Certification, applicando gli standard internazionali ISO 20121:2012 e ISO 14064-1:2019, seguita dalla rendicontazione e pubblicazione degli indicatori chiave di prestazione ambientale e sociale per dare una dimensione dell'evento. Si fa presto a parlare di ecosostenibilità, ma ciò che conta sono i numeri concreti, misurabili al termine dell'evento. E questi sono quelli che l'organizzazione di BMW HERO Suedtirol Dolomites vuole raggiungere: 60% di acquisti fatti con criteri green, seguendo le direttive del Ministero dell'Ambiente sui Criteri Ambientali Minimi da applicare; 70% di prodotti Food&Beverage locali o sostenibili (certificati BIO o Fair Trade) a KM zero; 70% di raccolta differenziata dei rifiuti prodotti all'interno del sito di gara; 100% emissioni dirette di CO2 compensate.
“Può apparire scontato che un atleta non debba interessarsi al livello di impatto ambientale della gara a cui partecipa, ma crediamo che la sensibilità verso questo tema stia crescendo - conclude Vanzi - ed essere il primo evento di mountain bike a mirare ad una certificazione internazionale ISO in questo senso, ci consente di essere fonte di ispirazione anche per altre manifestazioni”. Un traguardo senza dubbio ambizioso che parte dal voler organizzare un evento rispettando i principi più attuali della responsabilità d'impresa, primo fra tutti, la responsabilità nei confronti dell'ambiente e della comunità locale che lo ospita.
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