In Valle d'Aosta l'ultima tappa di Internazionali d'Italia Series: il friulano domina, la classifica generale della rassegna femminile conquistata da Giada Specia.
Con il gran finale di La Thuile, si è conclusa la stagione 2022 di Internazionali d'Italia Series, il più importante circuito italiano di Cross Country MTB, che anche quest'anno ha offerto gare e protagonisti ai massimi livelli della disciplina a livello mondiale negli appuntamenti di San Zeno di Montagna, Nalles e Capoliveri, fino alla conclusione nella località valdostana.
L'atto finale, disputato in una splendida giornata di sole sull'esigente tracciato di 4,5 km disegnato da Enrico Martello nel Bike Park La Thuile, ha regalato spettacolo ai tanti appassionati presenti, e ha incoronato i nuovi campioni del circuito gestito da CM Outdoor Events in sinergia con la FCI. Luca Braidot (Santa Cruz-FSA) e Giada Specia (Wilier-Pirelli) hanno conquistato con merito i titoli di Internazionali d'Italia Series, succedendo rispettivamente a Vlad Dascalu e Chiara Teocchi grazie al grande livello dimostrato in tutta la prima parte di stagione, con gli acuti di San Zeno di Montagna per la 21enne veneta ed il doppio successo di categoria HC per il friulano, che dopo Capoliveri si è esaltato anche in quota a La Thuile.
In Valle d'Aosta, il pubblico ha potuto celebrare il successo dell'atleta di casa Martina Berta (Santa Cruz-FSA), protagonista di un successo pesantissimo a poco più di due mesi dal serio incidente di Capoliveri. In generale, La Thuile ha sottolineato l'ottima condizione degli atleti azzurri a confronto con sfidanti di livello internazionale. Un ottimo viatico in vista degli Europei della prossima settimana, e dei prossimi obiettivi di una stagione agonistica ancora lunga e appassionante.
LA GARA MASCHILE
Per un lungo periodo, gli appuntamenti con Internazionali d'Italia Series sembravano quasi stregati per Luca Braidot (Santa Cruz-FSA). Fra inconvenienti, problematiche fisiche e tecniche, nelle gare italiane gli astri sembravano non allinearsi mai per il più quotato dei gemelli friulani. In questo 2022, tuttavia, il vento è cambiato: a San Zeno di Montagna subito un podio pesante, poi il successo di Capoliveri a spezzare un digiuno infinito ad Internazionali d'Italia Series. Spezzato l'incantesimo, ora Luca non vuole fermarsi più: a La Thuile, conclusione della stagione 2022, è arrivato il secondo successo di fila di categoria HC, e anche il premio del primo successo finale in carriera nella categoria Open Uomini.
Dopo un primo giro a ranghi quasi compatti, l'anello di La Thuile ha iniziato a fare selezione nella seconda tornata, lasciando in testa Luca Braidot, un ottimo Juri Zanotti (Absolute Absalon) e il sudafricano Alan Hatherly (Cannondale Factory Racing), inseguiti a 20 secondi dal campione italiano Nadir Colledani (MMR Factory Racing) e da Daniele Braidot (CS Carabinieri). Nella tornata successiva, Luca Braidot dimostrava di avere qualcosa in più dei rivali, emergendo chiaramente in salita e mettendo 30 secondi fra sé e i suoi due ex compagni d'avventura, raggiunti nel frattempo da Colledani. Proprio il campione tricolore trovava il ritmo giusto alle sue spalle, distanziando Zanotti, mentre si è spenta la luce a metà gara per il sudafricano Hatherly, relegato al di fuori delle prime 10 posizioni.
L'ultimo giro è stato tutto da gustare per Braidot, lanciato verso il doppio successo fra il pubblico di La Thuile: 56 secondi il vantaggio finale su Colledani e 1'24” su Zanotti. Una top-3 tutta italiana che certamente ha regalato un sorriso al ct della nazionale Mirko Celestino. Quarta piazza per il neozelandese Ben Oliver (Mitoq – NZ Cycling Project), quinto posto per Anton Sintsov (Orbea Club). “Prima di questo appuntamento mi sono preparato in altura per due settimane, quindi ho scelto di partire prudente - racconta Luca Braidot - Al terzo giro mi sono reso conto di averne di più, e ho accelerato. Sono veramente contento di aver centrato il doppio obiettivo: quello scorso è stato un anno molto difficile, segnato dalla grande delusione delle Olimpiadi.
Ho cambiato tutto, dalla preparazione all'alimentazione, e sto vedendo i risultati. E quest'anno, finalmente, è cambiata anche la sorte a Internazionali d'Italia Series”.
A Filippo Fontana (CS Carabinieri), nono nell'atto conclusivo di La Thuile, è andata invece la classifica generale per la categoria Under 23.
LA GARA FEMMINILE
Poco più di due mesi fa, Martina Berta (Santa Cruz-FSA) subiva una frattura della colonna vertebrale in una brutta caduta in allenamento a Capoliveri. Pensando a questo, vedere la 24enne valdostana conquistare in grande stile la prova Donne Open di La Thuile MTB Race è stato ancora più incredibile.
L'atleta Italiana ha fatto la differenza nella seconda metà di gara. In avvio, l'americana Haley Batten (Specialized Factory Racing) era stata protagonista del primo allungo, mettendo venti secondi nel primo giro fra sé e le avversarie più vicine, la Campionessa del Mondo Evie Richards (Trek Factory Racing), Berta e la leader di Internazionali d'Italia Series, Giada Specia (Trek-Pirelli). Già nella seconda tornata, tuttavia, Berta e Specia si riportavano in scia della statunitense, mentre Richards era costretta a concedere qualcosa alle rivali. Nel terzo giro è arrivato l'attacco di Berta, che ha messo a frutto tutta la sua potenza e capacità tecnica sull'anello di 4,5 km di La Thuile.
Al termine del giro, la valdostana transitava con 18 secondi su Specia, un vantaggio che sarebbe arrivato a sfiorare il minuto dopo cinque dei sei giri previsti. Alle loro spalle, la lotta per il terzo posto si riaccendeva grazie alla rimonta su Batten di Giorgia Marchet (Trinx Factory Team) e Greta Seiwald (Santa Cruz-FSA). Nell'ultima tornata, Berta ha potuto celebrare a braccia alzate un successo ricco di emozione e di significato, concludendo con 32 secondi su Giada Specia, nuova regina di Internazionali d'Italia Series nelle categorie Donne Open ed Under 23.
Un grande ultimo giro ha invece permesso all'iridata Evie Richards di impossessarsi del terzo gradino del podio ad appena 50 secondi da Berta, superando Batten e Marchet. “Dopo un periodo complicato, questa vittoria significa tantissimo per me - ha dichiarato Berta dopo la gara - Volevo mettermi alla prova in un Cross Country anche per vedere come avrebbe reagito il mio corpo, e oggi tutto è andato nel migliore dei modi, per di più su un tracciato sul quale avevo avuto qualche difficoltà in passato.
È stata una gara fantastica, con in più l'emozione di vincere in casa: la dedico a tutti coloro che mi sono stati vicini in questo momento delicato, a cominciare dal fisioterapista Michele Ricci e dal mio allenatore Andrea Tiberi”.
Anche Giada Specia ha espresso la sua soddisfazione nel dopogara: “È stata un'ottima stagione fin qui. Cambiare squadra ha portato nuovi stimoli e motivazioni, sono riuscita a prepararmi nel migliore dei modi nella prima metà dell'anno e i risultati sono arrivati. Sono felice di aver raggiunto l'obiettivo di vincere questa classifica generale, spero che mi darà ulteriore impulso verso i prossimi traguardi, a cominciare dall'Europeo della prossima settimana”.
Sorrisi all'arrivo anche per la Campionessa del Mondo Evie Richards: “È stato il mio ritorno in gara dopo qualche settimana, non ero certa di cosa attendermi, e in realtà le risposte sono state molto migliori di quanto potessi aspettarmi. Per la prima volta quest'anno la schiena non mi ha dato molto dolore, nel finale ho sentito che potevo ancora spingere, e ho forzato il ritmo nell'ultimo giro. Amo questa gara e sono davvero contenta, è certamente un passo nella direzione giusta”.
Il programma delle finali di Internazionali d'Italia Series a La Thuile si è aperto con la prova dedicata agli Uomini Junior, valida anche come 12esima prova delle UCI Junior Series. Il 17enne Emil Herzog (Stevens Schubert Racing Team) ha conquistato una vittoria d'autorità sui cinque giri del circuito valdostano, superando il francese Paul Magnier (Veloroc-Lapierre, +0.36) e l'italiano Marco Betteo (Scott Racing Team, +1.09), vincitore di categoria di Internazionali d'Italia Series.
La prova Junior Donne è stata vinta da Kathrin Embacher (Nazionale Austriaca), con un margine di 1'54” sull'ucraina Mariia Sukhopalova (Carbonhubo Cmq) e 2'20” sull'italiana Lucrezia Braida (Team Rudy Project). Il sesto posto di tappa è bastato a Valentina Corvi (Trinx Factory Team) per laurearsi campionessa di Internazionali d'Italia Series nella categoria Junior Donne.
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