Evenepoel è imbattibile a San Sebastian: piegato un commovente Bilbao! In Polonia sfreccia Merlier

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Evenepoel è imbattibile a San Sebastian: piegato un commovente Bilbao! In Polonia sfreccia Merlier

La classica World Tour nei Paesi Baschi è ancora del campione del mondo, per la terza volta in carriera. Bettiol crolla nel finale, mentre al Giro di Polonia si comincia tra cadute e sprint con il leader della Soudal-Quick Step che regola Kooij e Gaviria.

Imbattibile, nella “sua” corsa per eccellenza, quella dove 4 anni fa conquistò la prima vittoria a livello WT.

Remco Evenepoel firma il tris sulle strade della Clasica San Sebastian, spegnendo sul rettilineo d'arrivo il sogno del trionfo in casa per uno stoico Pello Bilbao, capace di tenere il ritmo del campione del mondo (all'ultima uscita in maglia iridata, a meno del bis domenica prossima a Glasgow...) negli ultimi 73 km, quando il fuoriclasse belga della Soudal-Quick Step ha spaccato la corsa sulle rampe di Erlaitz, proprio come un anno fa.

Solo il basco della Bahrain-Victorious e Aleksandr Vlasov della Bora-Hansgrohe sono rimasti a ruota di Evenepoel sino alle rampe di Murgil Tontorra, lo strappo decisivo dai -10 ai -8 dal gong, con il russo che poi ha ceduto sino ad accontentarsi della terza piazza (a 28” da Remco e Pello).

In precedenza, sulla penultima salita a poco meno di 40 km dall'arrivo, Alberto Bettiol aveva alzato bandiera bianca dopo essere stato in grado di seguire il trio che si è giocato il successo. E a quel punto, l'EF-EasyPost ha portato comunque a casa un buon 4° posto con Neilson Powless, che San Sebastian la vinse nel 2021 (ed è stato l'ultimo a prendersela non chiamandosi Evenepoel, a braccia alzate nel 2019 e nel 2022, mentre nel 2020 non si corse causa Covid); lo statunitense ha anticipato di una manciata di secondi il plotoncino inseguitore, a quasi 3 minuti dal duo di testa.

Quinto un altro basco doc come Ion Izagirre (Cofidis), poi il lettone Skujins (Lidl-Trek) davanti ad Aranburu (Movistar), Rui Costa (Intermarché) e Andrea Bagioli, secondo Soudal all'arrivo e migliore degli italiani, visto che Bettiol ha poi chiuso 12°, dietro anche a Benoot e un Ayuso “spento” (11° l'iberico della UAE Emirates).

A livello World Tour, si è corso anche al Giro di Polonia con una prima tappa, lungo le strade attorno a Poznan e senza alcuna difficoltà altimetrica, condizionata dalla pioggia nel finale e da una maxi caduta ai -6 km. Il problema è che poco prima la giuria di gara aveva “allargato” la neutralizzazione ai -4, all'ingresso nel circuito automobilistico ospitante la zona d'arrivo, ma è stato comunque deciso, considerato che tantissimi big (Almeida, Thomas, Caruso, Dunbar, Sobrero, Mohoric, Sivakov, Foss) hanno concluso oltre i 2 minuti di distacco, di mettere tutti con lo stesso tempo.

Se la sono giocata quindi solo una trentina di uomini, con lo sprint regale di Tim Merlier (altro hurrà di giornata per la Soudal-Quick Step) che ha rimontato nettamente Sam Bennett, alla fine solo quarto con Olav Kooij (Jumbo-Visma) secondo e Fernando Gaviria (Movistar) terzo.

Nona piazza per “Kuba” Mareczko, il miglior azzurro, e domenica una delle frazioni tra le più impegnative, con il tosto arrivo in salita a Karpacz.

Terza e penultima tappa invece quest'oggi al Czech Tour, con la prima da pro per un talento come il norvegese Johannes Staune-Mittet (Jumbo-Visma), già vincitore del Giro Next Gen 2023, che sull'arrivo in salita di Cervenohorske ha anticipato il leader della classifica generale, rimasto tale, il tedesco Lipowitz della Bora-Hansgrohe. Terzo a 10” l'estone Taaramae, che vinse il giro nazionale della Repubblica Ceca nel 2022, e buon 4° per Samuele Zoccarato (a 44”) della Green Project Bardiani CSF Faizané.

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