L'ultima tappa del Giro in omaggio al Papa, niente "Recta Contador" e tanti dubbi sul Finestre...

L'inchino rosa (e quella borraccia donata) di Tadej al suo primo Giro. Pogacar è già leggenda: 'Che avventura in Italia'
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Stradagiro d'italia 2025

L'ultima tappa del Giro in omaggio al Papa, niente "Recta Contador" e tanti dubbi sul Finestre...

Presentata ufficialmente la frazione finale della prossima corsa rosa (9 maggio lo start dall'Albania, l'1 giugno la conclusione a Roma), con passaggio da Città del Vaticano e l'arrivo davanti al Circo Massimo. La novità del "Red Bull KM", ma anche la notizia di un Mortirolo più morbido nella tappa di Bormio e i rischi legati al meteo per la giornata più importante che terminerà a Sestriere.

Nove giorni al via del Giro d’Italia 2025, con l’attesa per il duello Roglic-Ayuso (ma i nomi da podio sono davvero tanti, compresi Tiberi e Ciccone in casa tricolore), ma anche tante novità tra percorso, con il lancio ufficiale del Garibaldi definitivo nelle scorse ore, e distribuzione degli abbuoni.

Partiamo dal lancio della tappa finale che RCS ha presentato ieri a Roma, con la capitale che per il terzo anno consecutivo ospiterà la conclusione: domenica 1° giugno, la frazione n° 21 sarà dedicata a Papa Francesco. La corsa rosa transiterà da Città del Vaticano e terminerà davanti al Circo Massimo: un passaggio fortemente voluto da Papa Francesco, nell’anno del Giubileo, che il Vaticano sta supportando anche in questi giorni.

Alla conferenza di martedì, tenutasi in Campidoglio, sono intervenuti il Sindaco di Roma, Roberto Gualtieri; il Presidente di RCS MediaGroup, Urbano Cairo; il Vescovo Paul Tighe, Segretario del Dicastero per la cultura e l'educazione; l’Assessore ai Grandi Eventi, Sport, Turismo e Moda di Roma, Alessandro Onorato; l’Amministratore Delegato di RCS Sports & Events, Paolo Bellino; il Direttore del Giro d’Italia, Mauro Vegni; il Direttore de La Gazzetta dello Sport, Stefano Barigelli; e Vincenzo Nibali, vincitore di due Giri d’Italia (2013 e 2016) oltre a tante altre istituzioni, rappresentanti dei Media e dei partner della Corsa Rosa che vivrà un ultimo atto chiaramente dedicato alle ruote veloci.

Nei giorni scorsi, l’organizzazione del Giro ha annunciato la creazione del “Red Bull KM”: no, non si tratta di un golden km stile Renewi Tour, ma del classico sprint intermedio che, però, va a sostituire l’Intergiro e anziché i canonici 3-2-1 secondi ai primi tre, assegnerà il doppio degli abbuoni: in totale, quasi 2 minuti per chi dovesse transitare per primo su quei 19 traguardi (escluse naturalmente le due cronometro), oltre ovviamente ai 10” di giornata al vincitore.

Per stimolare gli uomini di classifica a giocarsela, sono stati piazzati tutti nell’ultimo terzo di ogni tappa, ad esempio nella frazione degli sterrati di Siena in cima a Colle Pinzuto, oppure nella ventesima di Sestriere a soli 4,3 km dalla vetta del Colle delle Finestre. A proposito della salita totem della prossima sfida alla maglia rosa, sorgono dubbi sulla possibilità di scollinare effettivamente quota 2100 metri dell’erta più dura di questo Giro 2025: in questa primavera sono caduti oltre 150 cm di neve e, considerate le problematiche di mantenere pulita una strada del genere, tra l’altro con gli ultimi 8 km in sterrato, l’organizzazione è a stretto contatto con il territorio per gestire una situazione che si può risolvere nell’arco del prossimo mese (la tappa è in programma il 31 maggio), ma col “piano B”, che negli ultimi anni spesso si è trasformato in un nuovo percorso molto più morbido dell’originale, da tenere in considerazione.

Rischia di essere un Giro d’Italia “facile”? Nel caso di problemi col Finestre certamente sì, pensando anche che la 17esima tappa, quella con il Mortirolo piazzato ad una cinquantina di km dal traguardo di Bormio (con lo strappo de Le Motte nel finale dopo un lunghissimo falsopiano verso la cittadina valtellinese), non avrà il versante più duro della mitica salita scoperta nel 1990.

Si salirà, proprio come quella prima volta di 35 anni fa, da Monno senza la variante più impegnativa, la “Recta Contador” (3 km centrali oltre il 12% di media): i lavori sulla strada del Mortirolo procedono e proprio quel 28 maggio ci sarà l’inaugurazione ufficiale di quel tratto, ma sul piano tecnico per questo Giro si tratta di un passaggio che rischia di diventare quasi banale, ed è chiaramente un peccato parlando di una salita mitica.

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