Al Ciocco il primo Mondiale marathon per i Master: azzurri super con D'Oria e Garattini

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Al Ciocco il primo Mondiale marathon per i Master: azzurri super con D'Oria e Garattini

In Garfagnana la prima storica edizione della rassegna iridata di MTB per la categoria: tutti i risultati, con il tedesco Platt che vince tra gli M3.

A volte un vincitore è semplicemente un sognatore che non ha mai mollato” (Nelson Mandela). Di sicuro il tedesco di Friburgo, Karl Platt, non ha mai mollato nè mai abbandonato l'idea di vincere la gara della sua vita: il Campionato Mondiale UCI Marathon Master, disputato sabato al Ciocco, in Garfagnana.

Il Ciocco “mondiale” è sempre il Ciocco. Indimenticabile nel 1991 con il clou della MTB per la prima volta in Europa, e con i Master a combattere per i primi titoli della storia nelle distanze lunghe. E' stata una gara combattuta, soprattutto al maschile, che alla fine ha incoronato vincitore assoluto e iridato Marathon M3, appunto, il tedesco Platt che nelle ultime battute ha avuto ragione di un coriaceo Hugo Prado, arrivato dal Brasile con la ferma intenzione di centrare l'oro.

L'Italia primeggia nella M2 con Andrea D'Oria, toscano di Rosignano Solvay che festeggia col bronzo assoluto, ma soprattutto con la maglia iridata di categoria. Tra le donne, subito dopo il via la svizzera Florence Darbellay ha messo in chiaro la proprie intenzioni, ha allungato man mano, tanto da presentarsi sul traguardo sola soletta dopo 4h18'22” con 11 minuti di margine sulla seconda assoluta, la Campionessa del Mondo W2 Valentina Garattini e con 13' su Lorena Zocca.

Giornata davvero splendida quella andata in scena al Ciocco, partenza anticipata dai campioni che hanno un legame indissolubile con la località della Garfagnana e presenti a lanciare il Revival del 2022. C'era infatti Paola Pezzo con la sua Gary Fischer, con cui ha vinto il suo primo oro olimpico di Atlanta 1996 e con l'abbigliamento originale di Sidney 2000, c'era “Hubi” Pallhuber con la sua originale Diamondback Racing con la quale ha vinto il Mondiale cross country 1997, ma anche Giovanna Bonazzi, campionessa del mondo downhill proprio nel 1991 al Ciocco, in sella alla bici di allora, e Gilberto Simoni, campione italiano marathon 2006 ma anche terzo alla tappa del Giro d'Italia che nel 1995 si concluse proprio nella tenuta toscana.

Bello in partenza il confronto con le bici dei campioni e quelle di oggi, momenti di selfie e una pedalata-parata proprio prima del via nello stadio. Tecnico e impegnativo il tracciato, un giusto mix per decretare i primi Campioni del Mondo Master nella marathon: 64 chilometri molto apprezzati dalla massa dei concorrenti con 2600 metri di dislivello. Già nel primo sterrato si è formato un terzetto che ha staccato il resto del gruppo con D'Oria, Platt e Prado. Si sono scambiati spesso le posizioni, mantenendo così alto il distacco dagli inseguitori e con un'andatura decisamente “mondiale”. Negli ultimi chilometri, e in particolare nel flow trail del Ciocco Bike Circle, Platt ha dato una sferzata al ritmo, staccando il brasiliano e soprattutto il toscano D'Oria che proprio nel finale ha avuto problemi di crampi, ma con la maglia iridata della sua categoria già tra le mani.

Oltre a D'Oria (M2) e Platt (M3), si sono messi l'oro mondiale al collo anche il lombardo Stefano Lanzi (M4), l'elvetico Thomas Girardi (M5), il fiorentino Nicola Morozzi (M6), il tedesco Matthias Ball (M7) e il varesino Paolo Federico Demonte (M8) e per le donne Valentina Garattini (W2), Florence Darbellay (W3), la bresciana Simona Cè (W4), la slovacca Kristina Koscova (W5), la pisana Beatrice Mistretta (W6) e l'americana Lillian Pfluke (W7). Chapeau anche a Fabrizio Pezzi, autore della miglior prestazione in discesa, e a Juan Pedro Trujillo Hernandez miglior grimpeur di giornata nella somma dei tempi delle due cronoscalate.

Il Ciocco, dopo le gare titolate di cross country, e-mtb, giovanili e trial, trova una nuova dimensione di successo con questo tracciato che va ad abbracciare anche il territorio circostante, con passaggi molto apprezzati a Treppignana, Albiano, Barga e Sommocolonia. Un ultimo esame passato a pieni voti, ma è già ora di guardare al futuro che può solo essere d'oro. Per gli appassionati rimane il tracciato con tanto di traccia GPS da poter provare, per divertirsi e trascorrere momenti indimenticabili nella terra... dei lupi e dei briganti, ma anche nella “valle del bello e del buono”, la Garfagnana, dove la “living mountain” del Ciocco aspetta gli sportivi.

In chiusura di giornata premiazioni con maglie e medaglie per i neo campioni master marathon, davvero internazionali con Germania, Svizzera, USA, Slovacchia e Italia a fare la parte del leone.

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