Ancora dubbi sul rientro di Van der Poel, intanto Avancini annuncia battaglia: "Al Mondiale per il riscatto"

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Ancora dubbi sul rientro di Van der Poel, intanto Avancini annuncia battaglia: "Al Mondiale per il riscatto"

La prossima settimana il grande evento iridato in Val di Sole; il neerlandese cerca il recupero, il brasiliano si racconta dopo una stagione deludente.

I campionati del mondo di MTB in Val di Sole si avvicinano, con il grande avvio in programma mercoledì con il Team Relay, anche se già 24 ore prima ci saranno le qualifiche dello short track che poi assegnerà le prime medaglie individuali giovedì 26.

E il grande dubbio per questa gara è legato a colui che, se in condizioni “normali”, sarebbe il grande favorito per il titolo; parliamo ovviamente di Mathieu Van der Poel, che ha problemi alla schiena ormai da qualche giorno, dopo la caduta di Tokyo e l'abbandono anticipato del ritiro di Livigno. Il quotidiano Het Laatste Nieuws ha rilanciato la notizia di una preoccupazione evidente in seno allo staff del fuoriclasse neerlandese, con il programma di gare (anche su strada, a partire dal Benelux Tour di fine mese) che sarebbe in pericolo.

Non si è trovata ancora la causa esatta dei dolori di MVDP, per il quale si parla di infiltrazioni e di adattamento a livello di postura, intervenendo anche sugli scarpini. Nelle prossime ore sapremo, mentre è certo di esserci in Val di Sole uno degli uomini più delusi da questo 2021, Olimpiadi di Tokyo incluse, ovvero Henrique Avancini.

Il brasiliano, al vertice del ranking UCI ad inizio anno, vuole lasciarsi alle spalle il momento no, figlio di una stagione particolare iniziata col piede sbagliato e l'impossibilità di uscire dal suo paese per via della situazione pandemica. Gli imminenti Mondiali italiani rappresentano una grande occasione di rivalsa per Avancini, che si presenterà al via dello Short Track di giovedì e della prova regina di Cross Country di sabato 28 agosto. “Un Mondiale è sempre un'occasione speciale, correre per la propria Nazionale e con la maglia iridata in palio è una sensazione unica - ha detto Henrique nelle scorse ore - A Tokyo è andata molto male, l'avvicinamento era stato ottimale e ciò nonostante non ho raccolto nulla.

Ho sicuramente sbagliato qualcosa a livello di gestione: la speranza è quella di rifarmi al Mondiale, il mio appuntamento preferito. Sto cercando di resettare e riorganizzare la mia carriera e la mia vita - ha ammesso - Credo di avere tanto da dare, almeno fisicamente, ma devo ritrovare quella carica agonistica che fa la differenza sia in allenamento che in gara. Quest'anno mi è mancata: l'obiettivo in Val di Sole non è una medaglia, ma innanzitutto ritrovare me stesso perché altrimenti è inutile gareggiare. Non ho intenzione di trascinarmi sui campi gara anche se la Mountain Bike resta la mia più grande passione”.

La speranza degli appassionati di MTB è che sia proprio l'atmosfera del Trentino a far ritrovare motivazioni e il miglior colpo di pedale al 32enne carioca di chiare radici italiane. E in effetti, in Val di Sole, Avancini è stato capace di tirare fuori ottime prestazioni classificandosi secondo nello Short Track e quarto nel Cross Country, nel 2019 in Coppa del Mondo. “Questa prima edizione del Mondiale di Short Track è speciale per tutti. E' una bella disciplina e credo diventerà sempre più importante – spiega - Un format interessante che regala continue sorprese. Non bisogna sbagliare nulla. Quando sto bene e vado forte è la mia gara.

Il Cross Country in Val di Sole è diventato un classico. E' un percorso spettacolare, uno dei più completi al mondo. Il lato sinistro del circuito non è troppo scorrevole fra pietre e rocce, si gira lentamente, e poi c'è il lato destro, veloce e filante. Col passare dei passaggi si capisce dove si va bene e dove si perde del tempo ed è necessario contenere il distacco. L'atmosfera è speciale: la Val di Sole è una delle mie località preferite, mi lascia sempre grandi emozioni e bei ricordi”, ha concluso l’atleta del Cannondale Factory Racing Team.

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