Il rosa storico di Gianni Bugno: il monzese entra finalmente nella Hall of Fame del Giro d'Italia

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Il rosa storico di Gianni Bugno: il monzese entra finalmente nella Hall of Fame del Giro d'Italia

Vincitore del Giro 1990, vestendo la maglia rosa dal primo all'ultimo giorno, il bi campione del mondo è il dodicesimo corridore della storia a ricevere il riconoscimento. "Una grandissima soddisfazione".

E' stato annunciato nella serata di venerdì, in una cerimonia svoltasi nella rinnovata location di Eataly Smeraldo nel centro di Milano, l'ingresso di Gianni Bugno nella Hall of Fame del Giro d'Italia.

All'evento istituzionale è seguita una light dinner per le aziende della Bike Economy promossa da ICE, l'Agenzia per la promozione all'estero e l'internazionalizzazione delle imprese italiane. Classe 1964, il fuoriclasse monzese ha segnato un'epoca del ciclismo tricolore grazie alle sue doti da corridore versatile, capace di dire la sua sia nei Grandi Giri che nelle grandi corse di un giorno. La sua popolarità, riconosciuta a livello globale, lo ha reso un vero e proprio ambasciatore del Made in Italy nel mondo. Delle sue quattordici stagioni da professionista rimarrà impresso soprattutto il triennio che va dal 1990 al 1992, nel quale Bugno riuscì ad imporsi al Giro d'Italia, con una prova di forza maestosa che lo vide vestire la Maglia Rosa dal primo all'ultimo giorno, e in due edizioni dei Campionati del Mondo, Stoccarda 1991 e Benidorm 1992, sfiorando il trionfo al Tour de France con due podi e lottando con Miguel Indurain.

Gianni Bugno diventa così il dodicesimo corridore ad entrare nella Hall of Fame della corsa rosa e a ricevere il prestigioso Trofeo Senza Fine dopo Eddy Merckx (2012), Felice Gimondi (2013), Stephen Roche (2014), Francesco Moser (2015), Ercole Baldini (2016), Bernard Hinault (2017), Miguel Indurain (2018), Vittorio Adorni (2019), Gianni Motta (2022), Franco Balmamion e Giuseppe Saronni (2023). “Essere introdotto nella Hall of Fame del Giro d'Italia è una grande soddisfazione perché entro a far parte di una schiera di corridori che hanno fatto la storia del ciclismo – le parole di Bugno - Del Giro che ho vinto ricordo il successo nella prima tappa, la cronometro di Bari, la frazione del Passo Pordoi, al termine della quale ho iniziato a realizzare che avrei potuto compiere questa impresa, e la cronoscalata al Sacro Monte di Varese, terza vittoria di tappa in quella Corsa Rosa prima della passerella di Milano.

A differenza di Pogacar - che aveva progettato di conquistare la Maglia Rosa il primo giorno e tenerla fino alla fine - per me vestire il simbolo del primato per tutta la corsa non era nei piani iniziali. Grazie al supporto dei miei compagni di squadra siamo riusciti a raggiungere questo traguardo che nessun altro ha eguagliato negli ultimi 34 anni e di questo ne vado fiero. Oggi per me è una giornata speciale e sono davvero emozionato nel vedere il mio nome entrare definitivamente nella storia della corsa che più ho amato”.

Mauro Vegni, Direttore del Giro d'Italia, ha aggiunto: “E' un onore vedere Gianni Bugno entrare nella Hall of Fame del Giro, un riconoscimento meritato per un campione che ha lasciato un'impronta indelebile nel mondo del ciclismo. Bugno, con il suo stile elegante e la sua determinazione ineguagliabile, ha conquistato non solo le strade più dure d'Italia, ma anche i cuori di tutti gli appassionati. Le sue vittorie, tra cui il trionfo del Giro d'Italia del 1990, e la sua straordinaria carriera continuano a ispirare le nuove generazioni di ciclisti.

Questo ingresso nella Hall of Fame celebra non solo il suo talento, ma anche il suo contributo alla storia e alla tradizione del ciclismo italiano”.

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