Peter Sagan al Giro? Le possibilità ci sono, per la classifica invece potrebbe essere sfida a 4...

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Peter Sagan al Giro? Le possibilità ci sono, per la classifica invece potrebbe essere sfida a 4...

Il tre volte campione del mondo dovrebbe sacrificare le classiche, ma tiene una porta aperta per rispettare l'accordo originale. Nibali, Carapaz, Evenepoel e Fuglsang per la vittoria finale?

Sarà un Girod'Italia atipico, inutile sottolinearlo, quello riprogrammato dal 3 al 25 ottobre.

Con un percorso modificato, da ufficializzare entro fine giugno per sostituire le tre tappe ungheresi con una “nuova” partea dalla Sicilia (favorita) o dalla Calabria, e con i dubbi legati al meteo per le grandi cime da affrontare nel finale di corsa, Stelvio e Agnello su tutte visto che si arriverà a fine ottobre oltre quota 2700 metri.

Le incognite, però, riguardano anche il cast di partenti; se Mauro Vegni aveva ottenuto, pre pandemia, le garanzie per avere tanti uomini di classifica e il botto che rispondeva al nome di Peter Sagan, ora parecchio cambierà con il Tour de France ad anticipare il Giro e prendersi tutti i big. Simon Yates e Romain Bardet hanno già virato sulla Grande Boucle, mentre tra i potenziali vincitori della maglia rosa hanno confermato la propria presenza Vincenzo Nibali, trionfatore nel 2013 e nel 2016, il campione uscente Richard Carapaz, il golden boy Remco Evenepoel e il danese Jakob Fuglsang. Certo, un poker niente male, ma si spera ancora di avere al via pure qualche deluso dal Tour, anche se la concomitanza con la Vuelta e soprattutto la vicinanza con la corsa francese (il Giro partirà 13 giorni dopo l'arrivo di Parigi) rappresentano problemi quasi insormontabili.

E poi c'è il grande dubbio legato a Peter Sagan: il tri campione del mondo vorrebbe rispettare l'accordo stilato lo scorso inverno, quando garantì la presenza al via da Budapest, per poi andare in caccia dell'ottava maglia verde. Ora invece l'unica certezza è che “Peto” sarà al Tour per il nono anno consecutivo, mentre per il Giro ci sarebbero da sacrificare classiche come Gand-Wevelgem, Giro delle Fiandre e Parigi-Roubaix, tutte vinte in passato da Sagan.

I media slovacchi sono sicuri che il loro campione farà parte della corsa rosa, con l'ipotesi che possa anche ritirarsi dopo una decina di giorni (da metà della seconda settimana del Giro rimarranno ben poche tappe adatte a Sagan) per volare in Belgio, seppur in quel caso necessiterebbe di una deroga dall'Uci per partecipare ad altre corse mentre si svolge quella a cui si stava partecipando. In attesa di certezze in tal senso, è nota invece la presenza di velocisti puri di altissimo livello, da Pascal Ackermann agli olandesi Dylan Groenewegen e Fabio Jakobsen, sino alla volontà di fare la doppietta Tour-Giro anche per Elia Viviani e Caleb Ewan.

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