Ayuso stacca tutti a Frontignano, eroico Ganna 3° in classifica dietro a Tiberi. Parigi-Nizza ipotecata da Jorgenson

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Ayuso stacca tutti a Frontignano, eroico Ganna 3° in classifica dietro a Tiberi. Parigi-Nizza ipotecata da Jorgenson

La Tirreno-Adriatico, alla vigilia dell'ultima tappa, è nelle mani dello spagnolo della UAE Emirates davanti ai due azzurri, mentre la "corsa verso il sole", sotto la tormenta di neve in quel di Auron, vede Storer prendersi la frazione regina e l'americano controllare senza problemi, mentre Skjelmose cade e si ritira.

Era l’unica tappa dove poter fare la differenza, con l’arrivo sull’erta di Frontignano, e da grande favorito non ha tradito le attese.

Dopo la piazza d’onore del 2024 alle spalle di Jonas Vingegaard, Juan Ayuso ipoteca la 60esima Tirreno-Adriatico conquistando la sesta frazione in perfetta solitudine, ma che resistenza di Filippo Ganna e che gran doppio podio azzurro, a meno di ribaltoni imprevisti nella giornata conclusiva che dovrebbe proporre una volatona sul lungomare di San Benedetto del Tronto, con Antonio Tiberi secondo a 37” dall’iberico della UAE Emirates e il verbanese della Ineos Grenadiers, in maglia azzurra sino ad oggi, terzo ad un solo secondo dal laziale della Bahrain-Victorious.

Ayuso ha sfruttato alla grande il lavoro super di Isaac Del Toro, partendo negli ultimi 4 km e riuscendo, al terzo affondo, a stroncare la resistenza di Tom Pidcock e Jai Hindley, che arrivando a 13” si sono poi giocati la piazza d’onore, con il britannico della Q36.5 secondo davanti all’australiano della Red Bull-Bora Hansgrohe: in GC saliranno rispettivamente in sesta e quinta posizione, alle spalle di Derek Gee 6° di giornata e 4° in classifica a 4” dal podio di Ganna, con il canadese che ha concluso ad una ventina di secondi con Tiberi, mentre Ganna ha limitato a 50” il gap da Ayuso, terminando con un 13° posto di tappa a dir poco favoloso, vista la concorrenza.

Alla Parigi-Nizza, la settima e penultima frazione doveva essere quella regina, ridotta causa meteo a 109 km e al solo arrivo in quota di Auron, dove comunque i corridori hanno trovato la neve ad attenderli.

Una battaglia nel gelo alla quale non ha potuto partecipare Mattias Skjelmose, terzo nella generale e caduto contro uno spartitraffico a 50 km dall’arrivo: ritiro per il danese della Lidl-Trek, mentre là davanti se la giocavano per il successo di giornata i 15 fuggitivi, con Michael Storer a firmare il colpo doppio per la Tudor.

Lo scalatore australiano, infatti, vince in solitaria e si prende il 4° posto in classifica, anticipando Schmid e Steinhauser mentre i big si controllano e Matteo Jorgenson non ha problemi a gestire il margine, pur concedendo 3” a Florian Lipowitz, secondo in classifica davanti a Thymen Arensman, ora sul podio per la Ineos alla vigilia dell’ultima tappa, il classico circuito bello tosto attorno a Nizza.

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