Hirschi beffa un grande Alaphilippe, la UAE Emirates conquista anche San Sebastian...

Foto di Redazione
Info foto

Spazio Ciclismo

Stradaworld tour 2024

Hirschi beffa un grande Alaphilippe, la UAE Emirates conquista anche San Sebastian...

La "Klasikoa", appuntamento World Tour che ci avvicina alla Vuelta Espana, vede lontani Vingegaard, Landa, Simon Yates e lo stesso Ciccone, mentre il francese le prova tutte ma viene battuto nello sprint a due dallo svizzero. Il podio lo completa Van Eetvelt, male gli italiani.

Una Clasica di San Sebastian come sempre durissima, ancor di più con l'inserimento di un muro come quello di Pilotegi, a 8 km dalla conclusione, con pendenze attorno al 25% nei 500 metri conclusivi.

Alla fine, è stata sfida tra grandi corridori, nonostante le assenze pesantissime post Tour e Olimpiadi (dal due volte vincitore Evenepoel a Pogacar, passando per Roglic), con Marc Hirschi e Julian Alaphilippe a giocarsi il successo nel duello conclusivo sul lungomare di Donostia.

La 44^ edizione della “Klasikoa” è dello svizzero che porta al Team UAE Emirates l'ennesima corsa World Tour della stagione, tornando a vincere una classica di peso a quasi 4 anni dalla Freccia Vallone 2020, dopo il 2° posto dell'Amstel di quest'anno; Hirschi è stato bravissimo a gestire lo sprint a due, meno certamente l'asso francese che si è fatto anticipare ai 200 metri e non è più stato in grado di rimontare.

A proposito di Alaphilippe, proprio questa mattina Patrick Lefevere ha annunciato che, dopo oltre un decennio nel “Wolfpack”, sin dal passaggio tra i pro, l'ex due volte iridato ha deciso di non rinnovare con la Soudal-Quick Step che lascerà quindi ufficialmente a fine 2024.

Dopo la top ten sfiorata nella corsa olimpica, Julian è stato il faro della corsa basca, che vinse nel 2018 e con la quale ha sempre avuto un gran feeling.

Dopo aver ripreso tutti e 10 i fuggitivi di giornata, con Simon Carr (EF-EasyPost) ultimo a mollare scalando in solitaria il totem Jaizkibel, come ormai tradizione la selezione vera c'è stata sulla tostissima salita di Erlaitz (poco meno di 4 km al 10,7% di pendenza media), con Alaphilippe che ha acceso la miccia e Pavel Sivakov che poi se n'è andato per una trentina di km in solitaria.

Il franco-russo ha permesso ai compagni della UAE Emirates (Hirschi, Christen, Del Toro e McNulty nel gruppo inseguitore con una ventina di uomini) di rimanere a ruota, mentre già avevano ceduto Simon Yates, Landa e soprattutto le due punte di una Visma Lease a Bike che aveva tirato per tutta la corsa, Kuss e Vingegaard mai davvero protagonisti.

Sivakov è stato ripreso sui 2 km di Pilotegi, ai -9 dal gong, con Alaphilippe e Van Eetvelt che hanno sfidato la UAE, ma solo Hirschi è stato in grado di seguire il transalpino in vetta, andando via con quella decina di secondi sul giovane belga della Lotto-Dstny (gran lavoro dei compagni Kron e Van Gils per chiudere su Sivakov) che sono bastati per giocarsi la vittoria in volata.

Van Eetvelt ha quindi terminato al 3° posto, anticipando nettamente lo statunitense Vermaerke (DSM-Firmenich), il “solito” Narvaez (Ineos Grenadiers), Powless in ripresa e 6° davanti a Konrad (Lidl-Trek, male Ciccone nel team USA), Woods e gli altri due emiratini in top ten, il giovanissimo Jan Christen e Brandon McNulty.

I due migliori italiani, mai nella lotta essendo rimasti nel gruppo principale dopo Erlaitz, Lorenzo Rota e Giovanni Aleotti rispettivamente 21° e 22°.

© RIPRODUZIONE RISERVATA
10
Consensi sui social

Più letti in Road bike

Ecco i percorsi dei Tour 2025: Hautacam, Ventoux, Loze e La Plagne per Pogacar e soci, Madeleine decisiva per le donne

Ecco i percorsi dei Tour 2025: Hautacam, Ventoux, Loze e La Plagne per Pogacar e soci, Madeleine decisiva per le donne

Svelati a Parigi (che torna ad ospitare l'arrivo della Grande Boucle) i tracciati delle prossime corse alla maglia gialla: la corsa femminile, giunta alla quarta edizione nel nuovo format, proporrà nove tappe e il gran finale tutto sulle Alpi, mentre il 112° Tour de France maschile vedrà tanta quota con arrivi in salita durissimi e 44 km a cronometro, con la scalata a Peyragudes che sarà contro il tempo.