Parisini sfiora il successo a Burgos, dove arriva il bis di Bittner: la generale è di Sepp Kuss

E' rimasto tutto invariato, dopo l'arrivo in salita a Lagunas de Neila che ha fatto la differenza e una cronometro, quella di ieri con i 18,5 km verso Pampliega, che ha solo avvicinato Max Poole a Sepp Kuss.

Lo scalatore americano della Visma Lease a Bike porta infatti a casa la 46esima edizione della Vuelta a Burgos, corsa a tappe di cinque giorni per la categoria ProSeries, lui che era rimasto a secco sino al timbro di 48 ore fa sul traguardo più duro e con questo successo si lancia con un gran morale non solo verso la Clasica di San Sebastian prevista domani, ma soprattutto la “sua” Vuelta Espana al via tra 8 giorni da Lisbona e che vinse nel 2023.

La quinta frazione, con un arrivo abbastanza semplice a Condado de Trevino nonostante una salita di poco meno di 6 km dai -20, è stata caratterizzata dalla fuga di Leonard, Gamper e Ronhaar, con i primi due che hanno resistito sino a 400 metri dalla conclusione, ripresi dal gruppo tirato dalla Movistar che ha lanciato Ivan Garcia Cortina, bruciato però dal ceco Pavel Bittner che regala così alla DSM-Firmenich il secondo hurrà, dopo quello nella prima tappa, e da Nicolò Parisini gran secondo per la Q36.5 Pro Cycling Team.

Nella classifica finale, Kuss ha regolato di 5” Poole (DSM-Firmenich) e di 34 Fisher-Black, che porta sul podio il Team UAE Emirates, con Davide Piganzoli miglior italiano: 11° posto per il giovane valtellinese della Polti-Kometa, che oggi ha pure attaccato sull'ultima salita assieme a Victor Lafay, con i due ripresi nei 5 km conclusivi.