Roglic, ora la quarta Vuelta è vicinissima: trionfo totale sul Moncalvillo, O'Connor cede quasi 2 minuti

Roglic, ora la quarta Vuelta è vicinissima: trionfo totale sul Moncalvillo, O'Connor cede quasi 2 minuti
Info foto

Spazio Ciclismo

Stradavuelta espana 2024

Roglic, ora la quarta Vuelta è vicinissima: trionfo totale sul Moncalvillo, O'Connor cede quasi 2 minuti

Red Bull strepitosa, lo sloveno fa il resto e pure Mas cede nel finale alla rimonta di Gaudu e Skjelmose, ma il maiorchino si avvicina al podio staccando Carapaz. Sabato l'ultimo arrivo in salita al Picon Blanco, poi la cronometro.

Il padrone della Vuelta è sempre lui, ormai da anni anche se nel 2022 si ritrovò costretto a ritirarsi sul più bello del duello con Evenepoel e 12 mesi fa imbrigliato dagli ordini di squadra per accontentarsi “solo” del podio dietro ai compagni Kuss e Vingegaard.

Dal 2019 al 2021, Primoz Roglic ha dominato la corrida iberica e il poker, come solo Roberto Heras nella storia, ora sembra ad un passo dopo il capolavoro firmato sull'Alto de Moncalvillo, stadio finale della 19esima frazione, dal 34enne sloveno della Red Bull-Bora Hansgrohe che cala il tris di tappe in questa edizione e si prende la 40esima maglia roja della carriera (con quindici timbri di giornata nella sua storia alla Vuelta).

Perfetti lui e la squadra, visto che i compagni hanno controllato tutta la tappa sulla fuga di cinque uomini (con Petilli, Del Toro, Braet, Planckaert e Miholjevic che è stato l'ultimo a mollare ai piedi della salita finale ai -9 km), poi addirittura hanno avuto la capacità, ai -6, di lanciarlo con Martinez e Vlasov (e il “buco” di Lipowitz ormai al gancio) che, ancora prima che partisse “Rogla”, gli hanno consegnato 20 secondi di margine su tutti gli altri big.

Negli ultimi 5 km, il leader della Red Bull-Bora Hansgrohe ha gestito tutto alla perfezione, guadagnando poi parecchio nei 1500 metri conclusivi sino a tagliare il traguardo con 46” di margine sul duo Gaudu e Skjelmose Jensen, che hanno superato sul rettilineo finale un Enric Mas che pagherà 50” crollando nel finale, dopo essere stato inseguitore solitario dello sloveno per gran parte dell'ascesa decisiva.

Poi a 57” ecco gli altri spagnoli Landa e Rodriguez, appena davanti a Dunbar, Kuss e un Carapaz che ha attaccato O'Connor cercando il podio nella generale, ma ha pagato poi dazio. E l'ormai ex maglia roja? L'australiano ha tenuto botta sino a meno di 2 km dall'arrivo a ruota dei diretti rivali, poi è letteralmente crollato lasciando quasi un minuto in quel breve tratto a Roglic, arrivando a 1'49” e ritrovandosi ora comunque secondo, a 1'54” dal nuovo leader e con 26” su Mas, terzo, e un minuto netto su Carapaz per difendere strenuamente sul podio, mentre Gaudu è ottimo 5° a 4'33” con Skjelmose (a 4'47”) in continua crescita e maglia bianca, tolta per 8 secondi a Carlos Rodriguez. Lorenzo Fortunato, il migliore degli italiani, ha ottenuto una discreta top 15 di giornata ed è 16° in classifica.

Sabato l'ultimo tappone, 172 km con ben 7 GPM e il duro arrivo sul Picon Blanco. Poi rimarrà solo la cronometro finale di Madrid.

© RIPRODUZIONE RISERVATA
20
Consensi sui social