A Milano la sfida finale Hindley-Geoghegan Hart: la maglia rosa sul filo dei secondi di una crono da brividi

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A Milano la sfida finale Hindley-Geoghegan Hart: la maglia rosa sul filo dei secondi di una crono da brividi

L'australiano e il britannico alla pari prima del 15,7 km contro il tempo, mentre alla Vuelta si salirà sul Formigal con Roglic già padrone della corsa.

Lo scontro frontale tra i ragazzi della nuova generazione, già dominanti al Tour de France con Tadej Pogacar in giallo a neppure 22 anni.

Oggi, a meno di clamorose sorprese, il Giro d'Italia sarà di Jai Hindley, 24enne australiano del Team Sunweb, oppure di quel Tao Geoghegan Hart che, a 25 anni, ora è il principale favorito per la rosa finale. Come mai successo nelle precedenti 102 edizioni del Giro, alla vigilia dell'ultima tappa due corridori sono appaiati in vetta con lo stesso tempo (Hindley è leader per i centesimi maturati nelle due crono, 86 in suo favore), ma il britannico del Team Ineos Grenadiers dovrebbe avere un teorico vantaggio considerate le sue qualità contro il tempo rispetto al rivale.

La crono di 15,7 km da Cernusco sul Naviglio a Milano, su un tracciato completamente pianeggiante, scatterà alle ore 13.40 con l'ultimo della classifica generale, Jonathan Dibben, ad aprire le danze prima della probabilissima sfida per il successo di tappa tra i compagni di squadra Filippo Ganna, in caccia del poker di successi parziali e in pedana alle ore 14.52 con la sua fiammante maglia di campione del mondo nella specialità, e quel Rohan Dennis (start alle ore 15.17) che è risultato l'uomo decisivo per togliere la maglia rosa a Kelderman, ora terzo in classifica a 1'32” dal duo di testa e con un podio che il neerlandese dovrebbe difendere senza problemi.

Gli ultimi 10 corridori partiranno distanziati di 3 minuti l'uno dall'altro, con Geoghegan Hart al via alle ore 16.09 e Hindley, in maglia rosa, alle 16.12 per giocarsi, lungo i quasi 20' di sforzo della sua prova, la cronometro della vita.

 

VUELTA SUL FORMIGAL

 

Senza l'atteso arrivo sul Tourmalet, la sesta tappa della Vuelta Espana in programma oggi avrà un disegno decisamente più morbido, con l'arrivo in vetta (dopo 146 km di corsa) ad Aramon Formigal, al termine di una salita di 14,5 km con una pendenza media sotto al 5% (anche se gli ultimi 3500 mt sono al 6,5%). Difficile che tra i big possano esserci distacchi, considerata anche la battaglia dei primi tre giorni di corsa, ed ecco che per la fuga già premiata ieri con il successo di Tim Wellens a Sabinanigo, potrebbero esserci parecchie chances. Per Primoz Roglic, in maglia roja sin dal primo giorno, sarà fondamentale curare Daniel Martin, Richard Carapaz e Enric Mas, i principale rivali per il campione in carica che, dopo neppure una settimana di corsa, sembra già il padrone assoluto della corrida iberica con una Jumbo-Visma fortissima. Anche se dicevamo lo stesso allo scorso Tour de France...

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