Filippo Ganna, il gigante buono del ciclismo: perchè è così amato e così forte

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Stradail personaggio

Filippo Ganna, il gigante buono del ciclismo: perchè è così amato e così forte

Dopo l'impresa a Camigliatello Silano, già si parla di prospettive da grandi giri, ma Pippo è unico nel suo genere. Oggi un'altra tappa nervosa da Castrovillari a Matera: Sagan ci riprova.

E' il nuovo eroe d'Italia, un campione che il nostro ciclismo attendeva da tempo, sia per le sue capacità a cronometro che per quello stile e quella potenza unica che potrebbe portarlo a giocarsi tante corse del panorama mondiale.

In attesa di vedere la lotta per la classifica generale entrare nel vivo, con Vincenzo Nibali e Domenico Pozzovivo in piena corsa per la maglia rosa, l'Italbici si gode uno straordinario Filippo Ganna, capace ieri di sciropparsi oltre 180 km in una tappa di medio-alta montagna come quella conclusasi a Camigliatello Silano con il corazziere piemontese vincitore in solitaria, per la prima volta in carriera al di fuori di una prova contro il tempo.

Il secondo successo in questo Giro, condito dai due giorni in maglia rosa dopo il trionfo di Palermo, significa tanto anche in prospettiva: da tempo si parla della possibilità che il Team Ineos possa proiettare “Top Ganna” verso i grandi giri, come fatto in passato con pistard straordinari come Wiggins e Thomas, anche se il disegno delle corse a tappe di tre settimane attuali, con sempre meno cronometro (questa edizione del Giro fa un po' eccezione), non è certo ideale per le qualità del gigante piemontese.

Un gigante (195 cm per 82 kg) che nella tappa sulla Sila ha “spianato” la salita di Valico di Montescuro, sfoderando una prestazione superba su pendenze al 4-5% nel tratto finale, basti pensare che secondo i dati forniti da Velon, Ganna ha espresso 550 watt per i 3 minuti e mezzo successivi all'attacco decisivo. Già alla Vuelta a San Juan ad inizio stagione, su salite lunghe e con pendenze morbide, si era capito che una prospettiva in tal senso ci sarebbe per Pippo, che riuscì a reggere il ritmo di un certo Remco Evenepoel nella tappa regina della corsa in Argentina.

C'è chi parla di nuovo Cancellara, con l'idea quindi di puntare alle classiche del nord e, a seconda del percorso, anche ad una corsa come il campionato del mondo su strada dopo aver vestito, lo scorso 25 settembre ad Imola, l'iride del tic tac. Quel che è certo per ora, con una maturazione ancora in atto a 24 anni e il tentativo di record dell'ora che potrebbe attenderlo nel 2021 così come l'assalto alle medaglie olimpiche (quartetto dell'inseguimento in pista quale primo obiettivo), Filippo Ganna è già entrato nel cuore degli appassionati, per la sua forza e quel viso da gigante buono, con una disponibilità e una naturalezza evidente agli addetti ai lavori e ai tifosi.

Oggi il Giro n° 103 ripartirà alle ore 11.50 da Castrovillari, per una sesta frazione che terminerà, dopo 188 km decisamente nervosi sin dal principio, nel cuore di Matera con strappi continui nel finale e l'ultimo km tutto in lieve ascesa. Ideale per Sagan, Matthews e Ulissi, gli stessi protagonisti visti ad Agrigento domenica scorsa.

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