Giro sempre più in pericolo? L'EF chiede la sospensione già domenica, l'UCI risponde picche

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Stradagiro d'italia 2020

Giro sempre più in pericolo? L'EF chiede la sospensione già domenica, l'UCI risponde picche

Continuano le critiche a RCS; dopo l'attacco di De Gendt ("non ci sentiamo sicuri"), ecco la mossa del team statunitense.

E' un Giro d'Italia che rischia di dover saltare le grandi montagne della terza settimana, ma non solo per una questione legata al meteo.

Il problema principale della corsa rosa edizione n° 103, la più strana e difficile di tutte in ottobre e ancora in piena pandemia, è ovviamente l'allarme Covid già suonato dopo il primo giorno di riposo, con i tamponi che hanno portato a due positività tra i corridori (anche se quella di Matthews è ancora in “dubbio”), dopo quella già emersa in precedenza per un altro big come Simon Yates. E così hanno lasciato in toto due squadre, Jumbo-Visma e Mitchelton-Scott, ma il pericolo è che il gruppo si riduca ancora e la situazione sfugga definitivamente di mano.

Come ha anticipato il sito di Eurosport, il team EF Pro Cycling (che ha già conquistato due successi di tappa con Caicedo e Guerreiro) ha inviato una lettera all'organizzazione di RCS, ma anche all'UCI e agli altri team, chiedendo la fine anticipata del Giro al termine della seconda settimana, ovvero in occasione della tappa di domenica con arrivo in salita a Piancavallo. “Ci attendiamo altre positività e sarebbe meglio per il Giro e il World Tour chiudere anzitempo la corsa”, si legge nella nota, dove la formazione statunitense guidata da Jonathan Vaughters richiede inoltre almeno altre due tornate di test per tutti prima di quelli già previsti lunedì prossimo, in occasione del secondo riposo.

La risposta dell'UCI? Il presidente David Lappartient ha negato una soluzione di questo tipo: “Dobbiamo affrontare tutti insieme la sfida per concludere la stagione e questo risultato può essere raggiunto solo continuando con lo spirito di collaborazione e unità mostrato fino ad ora dal mondo del ciclismo professionistico”.

EF che ha già fatto sapere che lascerà comunque il Giro in caso di una positività all'interno del proprio team, ma in mattinata erano già arrivate prepotenti le parole di un uomo di grande esperienza e riferimento in gruppo come Thomas De Gendt. Ai microfoni di “Sporza”, l'alfiere della Lotto Soudal ha confessato di non sentirsi sicuro come invece accaduto nella bolla del Tour, “tanto da aver pensato assieme ai miei compagni di non partire per questa tappa (quella odierna, ndr)”.

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