Il Giro 2021 sta nascendo: sempre più probabile la partenza da Torino, poi Zoncolan e Tre Cime di Lavaredo

Il Giro d'Italia non avrà Colbrelli e Caruso al via nel 2022: sì di Landa e Carapaz, ma anche Pidcock
Stradagiro d'italia 2021

Il Giro 2021 sta nascendo: sempre più probabile la partenza da Torino, poi Zoncolan e Tre Cime di Lavaredo

La conferma da Beppe Conti e Giorgio Viberti: il secondo giorno si arriverebbe a Verbania per omaggiare Filippo Ganna. Niente Fauniera, ma tante montagne dopo il ritorno in Toscana.

Sarà un Giro d'Italia 2021 complicato dalla pandemia, sperando ovviamente di mantenere le date originali con partenza prevista l'8 maggio e arrivo il 30 dello stesso mese.

Se non ci sarà la tre giorni d'apertura in Ungheria, già saltata nel 2020 con la corsa rosa spostata ad ottobre, per tutte le incognite legata alle restrizioni di viaggio, il Giro che Mauro Vegni dovrebbe riuscire a presentare il prossimo mese di gennaio, pare proprio che scatterà da Torino.

Sì, nell'anno in cui sotto la Mole arriveranno anche le ATP Finals di tennis, a dieci anni dalla partenza dell'edizione 2011 e cinque anni dopo l'arrivo del 2016, quando Vincenzo Nibali alzò per la seconda volta il Trofeo Senza Fine, ecco che tutto pare apparecchiato per questo ritorno. Sia Beppe Conti, giornalista che ben conosce le dinamiche legate al suo Piemonte e ne ha dato notizia giovedì sera nel corso della trasmissione “Radiocorsa”, sia Giorgio Viberti sulle colonne de “La Stampa”, hanno confermato le indiscrezioni secondo cui a Torino partirà e arriverà la prima tappa, per poi disputarne una seconda in direzione Verbania, per omaggiare Filippo Ganna che, a maggior ragione, dovrebbe prendere parte anche al Giro d'Italia 2021 dopo lo strepitoso poker di successi di tappa ottenuto nell'ultima edizione.

Non ci sarebbe il tappone con il gran ritorno del Colle Fauniera nel disegno della corsa rosa, visto che sarebbe impensabile piazzarlo così presto nel percorso (ma si lavora al progetto per il 2022, ripercorrendo il tracciato della Granfondo Fausto Coppi), ma si andrebbe poi verso Sud, con la Toscana questa volta tappa obbligata nel ricordo del centenario dalla nascita di Alfredo Martini. Giro che si deciderà, verosimilmente, tra le Dolomiti e le Alpi friulane. Il ritorno di Tre Cime di Lavaredo e Zoncolan sembrano cosa fatta, col dubbio legato alla novità del Monte Lussari, e si sta lavorando anche alla possibilità di sconfinare in Slovenia, magari per convincere Roglic o Pogacar a partecipare.

L'atto finale? Quasi certamente una cronometro individuale con arrivo, ormai classico, all'Arena di Verona.

© RIPRODUZIONE RISERVATA
23
Consensi sui social