Le sentenze dello Stelvio e una battaglia furibonda sabato a Sestriere: Giro, che week-end finale...

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Stradagiro d'italia 2020

Le sentenze dello Stelvio e una battaglia furibonda sabato a Sestriere: Giro, che week-end finale...

Kelderman è in rosa, ma la tattica Sunweb lo pone sotto attacco dal compagno Hindley e da Geoghegan Hart. Oggi la tappa più lunga verso Asti: Spreafico (Vini Zabù) è fuori, positivo ad una sostanza dopante.

Le sentenze di Sua Maestà, lo Stelvio. La Cima Coppi del Giro d'Italia ha stravolto la corsa rosa 2020, sempre più pazza e con Joao Almeida che ha perso, dopo quindici giorni di regno, il simbolo del primato sotto i colpi di Ineos Grenadiers e Team Sunweb.

Quando Wilco Kelderman sembrava però il padrone della corsa, ecco invece che il ritmo imposto da Rohan Dennis in favore di Tao Geoghegan Hart ha fatto la differenza, così come la scelta dell'ammiraglia Sunweb di non correre per il capitano, ma lasciare a Jai Hindley la possibilità di vincere la tappa e salire al 2° posto della generale. E' quello che è accaduto ai Laghi di Cancano, ma il problema per il team tedesco è che ora Kelderman ha sì vestito la maglia rosa con 12 secondi di margine sul compagno di squadra australiano, ma il pericolo Geoghegan Hart è distante soli 15 secondi.

Ecco quindi che sabato, con la tripla scalata al Sestriere dopo la cancellazione di Agnello, Izoard e Monginevro, potrà succedere di tutto pur non essendoci grandi pendenze verso gli oltre 2000 metri del Colle. E poi domenica, da Cernusco a Milano, la crono conclusiva di 15 km con Kelderman favorito, ma il rischio che la maglia rosa venga assegnata per una manciata di secondi.

Quella di giovedì, oltre alla resa di Joao Almeida (comunque 5° nella generale, un grande risultato, se confermato, per il portoghese della Deceuninck), è stata la giornata che ha sancito l'impossibilità per Vincenzo Nibali di lottare con i giovani scalpitanti che hanno dominato la corsa. Lo Squalo, ora ottavo nella generale, ha ammesso le difficoltà e solo il 2021 ci dirà se potrà ancora lottare in una corsa di tre settimane.

Intanto oggi il Giro 103 ripartirà per la 19esima tappa, la più lunga con i 258 km da Morbegno ad Asti, praticamente senza difficoltà altimetriche; la volata però non è scontata, anche se Viviani, Hodeg e Sagan dovranno provare a tenere la corsa per giocarsela con Arnaud Demare, che potrebbe centrare la cinquina e prendersi aritmeticamente la maglia ciclamino.

Dalla Valtellina non ripartirà Matteo Spreafico per una doppia positività, ma in questo caso non si tratta di Covid: al corridore della Vini Zabù sono risultati fatali i controlli antidoping del 15-16 ottobre, con l'ex Androni positivo all'ostarine, sostanza che sarebbe derivante da un integratore assunto “senza averlo indicato allo staff medico del team”, come ha fatto sapere la stessa squadra di Citracca e Scinto alla “Gazzetta dello Sport”. Sospeso dall'UCI, Spreafico rischia ovviamente una lunga squalifica.

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