A Stradella il primo grido al Giro di Alberto Bettiol! Un capolavoro nel finale, 2° Consonni

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Stradagiro d'italia 2021

A Stradella il primo grido al Giro di Alberto Bettiol! Un capolavoro nel finale, 2° Consonni

Il fiorentino torna a vincere, riprendendo e staccando Cavagna sull'ultimo strappo. Big ad una ventina di minuti di distacco, venerdì arrivo cruciale sull'Alpe di Mera.

Il quinto successo italiano in questo Giro, un vero capolavoro quello firmato da Alberto Bettiol in una 18esima tappa, la più lunga della corsa rosa con i 231 km da Rovereto a Stradella, che vede il fiorentino della EF-Nippo regalare un finale da brividi, con l'allungo decisivo sullo strappo di Broni che gli ha permesso, a meno di 7 km dal traguardo, di raggiungere un Remi Cavagna che sembrava ormai avere il successo in mano dopo aver attaccato ai -25 dal gruppo dei 23 fuggitivi che si è giocato questa frazione.

Bettiol ci ha sempre creduto, è stato il più attivo del gruppetto e, dopo aver stroncato il transalpino della Deceuninck (alla fine crollato e giunto al 9° posto), ha saputo resistere a Nicolas Roche, raggiunto proprio nelle ultime centinaia di metri da Simone Consonni (Cofidis), alla fine secondo davanti all'irlandese e ad un altro alfiere del Team DSM, Nikias Arndt, che ha preceduto Diego Ulissi nello sprint per i piazzamenti.

Per Bettiol è il terzo hurrà in carriera dopo il Fiandre 2019 e una tappa a Besseges nel 2020, ovviamente la prima in un grande giro per un corridore che, quando è in giornata, è capace di grandi numeri come quello visto oggi e pure... ieri, se pensiamo che verso Sega di Ala ha letteralmente trascinato il suo capitano, Hugh Carthy, per salvare la classifica del britannico.

Carthy che, come tutti gli altri big della generale, dopo aver dato il via libera alla fuga che ha lottato per 55 km prima della “luce verde”, ha concluso una giornata tranquilla a 23 minuti e mezzo da coloro che si sono giocati il successo. Nel giorno del ritiro di Giulio Ciccone, oltre a quello già annunciato ieri sera da Remco Evenepoel, la top 10 cambia solo con l'assenza dello scalatore abruzzese (decimo ora è Daniel Martin), mentre in ottica maglia ciclamino è praticamente fatta per la prima di Peter Sagan, che ha controllato i diretti rivali Cimolai e Gaviria nella prima fase di tappa.

Venerdì il penultimo arrivo in salita, lungo i 10 km tosti verso l'Alpe di Mera in Valsesia: Yates e Caruso proveranno l'assalto alla maglia rosa di Egan Bernal?

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