Addio Mondiali per Alberto Bettiol. Sabato la Brussels Classic: Bonifazio sfida la Deceuninck e Merlier

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Addio Mondiali per Alberto Bettiol. Sabato la Brussels Classic: Bonifazio sfida la Deceuninck e Merlier

Il fiorentino, miglior azzurro alle Olimpiadi, soffre ancora per l'infiammazione al colon che ne ha condizionato l'inverno. Domani andrà in scena la classica belga, mentre Viviani tornerà in gara da lunedì al Benelux Tour.

Sarebbe stato uno dei punti di riferimento della squadra mondiale di Davide Cassani, oltre ad avere l'opportunità di giocarsi una maglia azzurra per gli Europei di Trento.

Niente di tutto ciò, la stagione di Alberto Bettiol è sostanzialmente terminata a Tokyo, con il 14° posto (miglior italiano al traguardo) nella prova su strada, corsa da protagonista sino ai crampi che l'hanno colpito a 15 km dalla conclusione quando si trovava nel gruppo di coloro che si sono giocati argento e bronzo, e l'11° nella cronometro di quattro giorni più tardi.

Il problema? L'ha svelato lo stesso vincitore del Fiandre 2019 al giornalista Ciro Scognamiglio, sulle colonne de “La Gazzetta dello Sport”: “Devo fermarmi per quest'anno, credo proprio che non correrò più perchè nel post Olimpiade sono andato ad allenarmi a Livigno, ma l'infiammazione acuta al colon che avevo già avuto nello scorso inverno, ovvero la colite ulcerosa, è tornata a farsi sentire.

Con il team abbiamo deciso subito che non avrei fatto la Vuelta – spiega ancora l'alfiere della EF-Nippo – Avevo curato il problema con i farmaci, ma la situazione non stava migliorando e ora, per poter stare bene nei prossimi anni, abbiamo trovato la soluzione con cure di flebo a Torino nelle prossime settimane”.

Intanto, mentre si gareggia in Francia, Germania e Spagna con la Vuelta, sabato nuovo appuntamento in Belgio con la Brussels Classic, la vecchia Parigi-Brussels che certo non ha più il fascino di un tempo e neppure fa parte del World Tour, ma presenta comunque un cast partenti più che discreto. Per i 205 km che vedranno il gruppo affrontare due volte anche il Muro di Grammont, l'ultima volta a 55 km dalla conclusione prima di tornare verso la capitale, per un finale come sempre molto adatto ai velocisti, ci saranno 6 team del massimo circuito al via e alcuni campioni, su tutti Remco Evenepoel a guidare la Deceuninck-Quick Step che, rispetto alla Druivenkoers-Overijse di ieri vinta proprio dal 21enne fenomeno belga, proporrà anche uno sprinter di riferimento come Alvaro Hodeg, reduce dal successo al GP Marcel Kint.

Lo scorso 20 agosto, il colombiano riuscì a battere di millimetri Tim Merlier, proprio il campione in carica della Brussels Classic e faro dell'Alpecin-Fenix. Occhio anche alla Lotto-Soudal di Philippe Gilbert, ieri 9° a Overijse, ma soprattutto la UAE Emirates che proverà a portare in volata Fernando Gaviria, con una squadra di qualità formata anche da elementi del livello di Hirschi, McNulty e Bjerg, oltre all'ultimo uomo Richeze.

E l'Italia? La grande speranza è rappresentata da Niccolò Bonifazio, in ottima condizione e punto di riferimento del Team TotalEnergies; ci sarà anche Mareczko per la Vini Zabù, Pasqualon al fianco di Danny Van Poppel nella Intermarché e Attilio Viviani con una Cofidis che non schiererà il fratello Elia, per il quale è stato scelto il Benelux Tour che scatterà lunedì prossimo, e Simone Consonni che sarà protagonista domenica alla Bretagne Classic, dopo aver lavorato al Poitou-Charentes per lo stesso capitano vincitore di due tappe.

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