Al Tour è ancora Alpecin-Fenix con Tim Merlier, ma quante brutte cadute per Roglic, Ewan e Sagan

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Stradatour de france 2021

Al Tour è ancora Alpecin-Fenix con Tim Merlier, ma quante brutte cadute per Roglic, Ewan e Sagan

A Pontivy succede di tutto nel finale della terza frazione: il team belga fa doppietta con Philipsen secondo, mentre Ballerini è 4° e Colbrelli 5°. Il capitano della Jumbo-Visma perde 1'20", indietro anche Pogacar ma preoccupano le condizioni dello sprinter australiano.

Una terza tappa drammatica, per il Tour de France delle cadute che rischia di risultare sconvolto dalla frazione che, da Lorient a Pontivy, avrebbe dovuto vedere protagoniste solo le ruote veloci.

E alla fine esulta ancora il Team Alpecin-Fenix che, oltre a difendere la maglia gialla di Mathieu Van der Poel trionfatore ieri sul Mur de Bretagne, porta a casa la seconda tappa in serie grazie a Tim Merlier (già vincitore al Giro d'Italia), ma si regala pure la doppietta con Jasper Philipsen, che aveva lanciato il compagno, secondo davanti a Nacer Bouhanni (Arkéa-Samsic) e alla coppia azzurra formata da Davide Ballerini (Deceuninck-Quick Step) e Sonny Colbrelli (Bahrain-Victorious), in una volata totalmente condizionata da quanto successo in precedenza e dal terribile volo, nell'ultima semi curva a 200 metri dalla linea d'arrivo, di Caleb Ewan che, nel tentativo di seguire Merlier, travolge anche Peter Sagan.

Le condizioni dell'australiano della Lotto-Soudal preoccupano, essendo rimasto a terra vari minuti, ma Ewan non è l'unico ad uscire con seri danni da questa giornata.

Già ai -150 km il primo colpo di scena, quando la situazione era tranquilla con la fuga di cinque uomini (tra i quali la maglia a pois Ide Schelling) ben controllata dalle squadre dei velocisti. Cade Geraint Thomas, dolorante alla spalla destra e rientrato dopo parecchi km, ma ancora dolorante, mentre la Jumbo-Visma perde Robert Gesink costretto al ritiro.

Il team neerlandese, poi, finisce nel caos quando a 12 km dal termine vola a terra anche capitan Primoz Roglic: lo sloveno rimedia parecchie abrasioni, riparte ma alla fine pagherà 1'21” dal primo gruppo, assieme allo stesso Miguel Angel Lopez (Movistar), sempre più lontano nella generale.

Ai -4, in una discesa pericolosissima con strada strettissima (ce n'era davvero bisogno?), la caduta più brutta che vede coinvolto Jack Haig, il leader della Bahrain-Victorious costretto al ritiro, ma che taglia fuori anche i vari Demare e Cavendish per la volata, oltre a far perdere 26 secondi a Tadej Pogacar.

E così, con MVDP a tirare per Merlier e Philipsen dai -2 km sino ad oltre la flamme rouge (per poi concludere comunque in settima posizione e mantenere la maglia con 8 secondi su Alaphilippe, oggi sesto), si arriva ad una volata pazza, resa ancora più folle dalla caduta di Ewan e Sagan.

Martedì altra frazione per velocisti verso Fougères, ma già questa sera bisognerà fare i conti con i danni di queste cadute per vari big, a partire da Primoz Roglic.

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