Al Tour si comincia a salire e Pozzovivo racconta il suo calvario: "Voglio provarci ancora"

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Stradatour de france 2020

Al Tour si comincia a salire e Pozzovivo racconta il suo calvario: "Voglio provarci ancora"

Oggi l'arrivo in quota a Orcières-Merlette, mentre il lucano soffre per un gomito in condizioni disastrose dopo la caduta nella prima tappa.

Al Tour si comincia a salire, con la tappa odierna che porterà la Grande Boucle da Sisteron a Orcières-Merlette, dopo 160 km non particolarmente impegnativi sino all'erta finale, che presenta 10.5 km al 6% di pendenza media, ideale per scattisti ma anche per vedere i big allo scoperto, con la maglia gialla Julian Alaphilippe in difesa.

Sarà una quarta tappa ancora di sofferenza per Domenico Pozzovivo, che sta vivendo un Tour complicato sin dalla caduta nei km iniziali della prima frazione a Nizza; lo scalatore lucano della NTT, colpito da uno spettatore che si stava scattando un selfie, è dolorante a quel gomito sinistro che venne letteralmente distrutto nel terribile incidente frontale contro una vettura nell'estate 2019.

Quando mi sono guardato allo specchio nel post tappa, con la placca in titanio praticamente in vista, mi è venuto da piangere pensando a quanto abbia già rischiato di non avere più mobilità a questo braccio dopo l'incidente di un anno fa – ha confessato il “Pozzo” ieri sera nel corso di una diretta social con l'ex pro Raffaele Ferrara – Voglio andare avanti, per provare poi nella seconda o terza settimana a trovare la fuga giusta. Ho preparato questo Tour al massimo e andrò avanti”.

Per sottolineare la sofferenza, e al tempo stesso l'enorme caparbietà di un corridore che, a 37 anni, è un vero esempio di professionalità, bastano le parole di Alberto Bettiol, che sta correndo al suo fianco al Tour (ed è suo compagno di allenamenti a Lugano, ndr): “Non so come faccia Domenico, non riesce neppure a piegare il gomito, guida praticamente la bicicletta con un braccio solo. E ieri quando è arrivata la pioggia ho pensato subito a lui, come avrebbe potuto indossare la mantellina e resistere. E' un vero eroe”.

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