Alaphilippe esulta, Roglic lo trafigge: Liegi folle, Hirschi secondo (con tanta rabbia) e Pogacar terzo

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Alaphilippe esulta, Roglic lo trafigge: Liegi folle, Hirschi secondo (con tanta rabbia) e Pogacar terzo

Allo sprint il campione del mondo scarta sulla sinistra, danneggia lo svizzero e viene declassato, dopo aver già perso la corsa in favore dello sloveno, che trionfa all'esordio nella Doyenne.

Un finale di Liegi-Bastogne-Liegi semplicemente folle, con Primoz Roglic a trionfare per la prima volta nella storia della Slovenia e al debutto assoluto per colui che era uscito dal Tour con tanta rabbia in corpo per la beffa subita dal connazionale Tadej Pogacar, oggi terzo nella “Doyenne” che vede Marc Hirschi chiudere secondo dopo essere stato quasi buttato a terra da Julian Alaphilippe, che perde tutto negli ultimi 200 metri.

E' successo davvero di tutto nello sprint a 5 sul rettilineo di Liegi, dopo una corsa che Hirschi e Alaphilippe hanno caratterizzato sulla salita decisiva, la Roche aux Faucons che ai -15 km ha portato alla selezione decisiva, con il fenomenale svizzero e il campione del mondo agguantati dai due sloveni e poi da un terzo rappresentante della nazione emergente del ciclismo mondiale, un Matej Mohoric che stava per beffare tutti sul rettilineo finale.

A quel punto, Alaphilippe ha saltato il corridore della Bahrain-McLaren ai 200 metri, ma la rimonta di Hirschi sembrava inesorabile, sino a quando il francese ha scartato sulla sinistra rischiando di fare cadere il 22enne della Sunweb. E mentre l'iridato esultava con troppo anticipo, ecco arrivare Roglic che sul colpo di reni lo va a trafiggere e prendersi una Liegi clamorosa, con Alaphilippe poi declassato e quindi al 5° posto finale, con Hirschi secondo (e pieno di rabbia per una corsa che a quel punto avrebbe vinto) e Pogacar terzo, mentre Mohoric ha completato il trionfo sloveno con la quarta piazza.

E a pochi secondi dal quintetto, uno splendido Mathieu Van der Poel al sesto posto (dopo aver concluso il giorno prima il BinckBank Tour con una straordinaria fuga vincente) nel suo debutto. Per l'Italia, le poche speranze riposte su Damiano Caruso sono svanite quando, a 80 km dal termine, il siciliano è stato coinvolto in una caduta di gruppo che l'ha costretto al ritiro con un problema al polso destro.

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