Alaphilippe zittisce il Belgio, Cassani saluta la nazionale: "Grazie ai ragazzi e alla federazione"

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Alaphilippe zittisce il Belgio, Cassani saluta la nazionale: "Grazie ai ragazzi e alla federazione"

Il volo mondiale di Julian, come a Imola 12 mesi fa: "Non avevo pressioni, ma sono arrivato a farmi male per farcela". Le parole degli azzurri.

Una doppietta che entra di diritto nella storia, come quel “grillo” livornese a cui tanto assomiglia e che l'ha indicato suo erede. Da Paolo Bettini a Julian Alaphilippe, che oggi a Leuven ha difeso la sua maglia iridata nel miglior modo possibile, conquistandola di nuovo con una straordinaria azione in solitaria.

Zittendo un popolo intero, visto che nel finale il fuoriclasse transalpino ha sentito arrivare, da una folla oceanica come quella presente sul circuito finale, qualche parolina di troppo... “Diciamo che non sono stati troppo sportivi – ha tagliato corto nel post gara Julian, che oggi ha regalato alla Francia il decimo titolo mondiale su strada – E' difficile descrivere bene questa vittoria, ma è una grande emozione poter vestire di nuovo questa maglia per altri 12 mesi. Sono arrivato qui grazie alla voglia di lavorare sempre al meglio (lui che ha rinunciato anche alle Olimpiadi di Tokyo per prepararsi al meglio, ndr), sapevo comunque di stare bene e non avevo pressioni.

La squadra ha fatto la selezione, siamo rimasti davanti con Senechal e Madouas che mi hanno coperto benissimo. Et voilà”.

In casa Italia, con Sonny Colbrelli miglior piazzato con la decima casella, la delusione è relativa, visto che gli azzurri sono convinti che sia stato fatto tutto il possibile per portare il “Cobra” a giocarsela nel circuito finale. Una nazionale che, nel suo complesso, ha vinto il medagliere di questi Mondiali con 3 ori, anche se dalla prova regina era lecito sperare in qualcosina di più, considerata la condizione in particolare del capitano. “Abbiamo traballato dopo quella caduta – ha spiegato a Rai Sport il ct Davide Cassani, all'ultima ammiraglia azzurra, riferendosi al problema occorso a Ballerini e Trentin in un momento chiave – Siamo riusciti a rimediare, poi ne abbiamo messi 3 nel gruppo di 17 che si è giocato la corsa, con le due punte dentro.

Ha vinto il più forte, Alaphilippe è stato impressionante e sembrava di vedere il Bettini dei giorni migliori con tutti quegli scatti. Cosa posso dire? Solo grazie ai ragazzi per l'impegno messo, per me finire in un contesto del genere è da pelle d'oca, anche le parole stesse di ragazzi come Nizzolo, che mi ha ringraziato per aver vissuto un campionato del mondo incredibile per la presenza di pubblico. Ringrazio la federazione e tutti coloro che mi hanno aiutato in queste otti stagioni; mercoledì incontrerò il presidente Dagnoni, poi avrò le idee più chiare sul mio futuro”.

Ai microfoni di Stefano Rizzato, Diego Ulissi ha parlato di quanto sia stata complicata la corsa con il lungo inseguimento al gruppo di Evenepoel dopo la caduta. “E' stato un Mondiale durissimo, per noi non ci voleva quel problema che ha complicato tutto, ma siamo riusciti comunque a entrare nell'azione buona. Abbiamo corso poi da protagonisti, peccato per il risultato”.

Gianni Moscon ha parlato, sempre a Rai Sport, di “un po' di sfortuna e una condizione non al top per essere là davanti, ma non avere avuto Matteo (Trentin, costretto a tirare per ricucire dopo la caduta) è stata una grave perdita. Ci siamo dovuti reinventare, di certo ognuno ha dato il massimo”.

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