Anche Matthews e Kelderman dicono sì: nonostante le classiche, sarà un gran Giro

Sarà un Giro d'Italia decisamente interessante, nonostante la concomitanza con le grandi classiche del nord e con la stessa Vuelta.

E' notizia di oggi l'aggiunta al cast di partenza di un campione come Michael Matthews, che potrà regalare spettacolo nelle tappe miste rinnovando i duelli con Peter Sagan, oltre a provare a giocarsela in volata con una concorrenza eccezionale (Groenewegen, Jakobsen, Viviani, Ewan, Demare...) per provare a ripetere i successi ottenuti nelle due precedenti partecipazioni alla corsa rosa, quando trionfò due volte nel 2014, tra la cronosquadre iniziale con l'Orica e l'arrivo in salita (ebbene sì) di Montecassino, vestendo pure per cinque giorni la maglia di leader, e altrettante nel 2015, di nuovo nella cronosquadre e nell'arrivo di Sestri Levante.

Inoltre, ecco un uomo di classifica da potenziale podio qual è Wilco Kelderman, 4° alla Vuelta 2017 e già 7° da giovanissimo al Giro, nel 2014, che si troverà al fianco in salita un altro corridore neerlandese di alto profilo (condizionato dai problemi fisici negli ultimi due anni), quel Sam Oomen in top ten al Giro nel 2018 quando supportò Tom Dumoulin.

Il Team Sunweb ha infatti ufficializzato le scelte per i grandi giri, pur presentando per la Vuelta Espana una pre selezione di 12 corridori che comprende, tra l'altro, il velocista veneto Alberto Dainese. Al Giro, oltre a Matthews, Kelderman e Oomen, vedremo Hindley, Chris Hamilton, Denz, Casper Pedersen e Tusveld, elementi che nel programma hanno anche Giro di Polonia, Lombardia e Tirreno-Adriatico, con l'eccezione di Matthews che prenderà parte alla Milano-Sanremo.

Al Tour, correndo prima Strade Bianche, Sanremo e Delfinato, il team tedesco proporrà invece Tiesj Benoot e Nicolas Roche quali riferimenti in salita (anche se difficilmente potranno fare alta classifica), un velocista giovane e di qualità come Cees Bol, e uomini di supporto e al tempo stesso cacciatori di tappe quali sono Soren Kragh Andersen, Marc Hirschi, Nikias Arndt, Joris Nieuwenhuis e Jasha Sutterlin.