Assalto azzurro per la volata atipica di Termoli: Cimolai, Viviani, Nizzolo, le loro parole al via

Un assalto tutto italiano alla seconda vittoria in questo Giro, dopo quella iniziale di Filippo Ganna nella crono di Torino.

Sul traguardo di Termoli, si attendono le frecce tricolori per una volata atipica considerato lo strappo ai -2 km e l'ultimo rettilineo in lieve ascesa. A partire dalla maglia ciclamino di Giacomo Nizzolo, per undici volte secondo nella corsa rosa (due quest'anno negli sprint disputati a Novara e Cattolica) e che vuole a tutti i costi il primo successo della carriera in un grande giro. “Meglio non dire niente, se non che il finale si adatta alle mie caratteristiche – ha spiegato prima del via ai microfoni di Rai Sport – Dispiace aver perso come squadra un corridore come Pozzovivo, oggi ci riproviamo”.

Anche Elia Viviani è stato costantemente vicino al ritorno alla vittoria al Giro, due volte terzo e poi quarto a Canale. “La curva a destra prima dello strappo farà la differenza – ha spiegato lo sprinter della Cofidis dettagliando sul finale – Si potrà comunque rimontare per chi avrà le gambe giuste, ma ci potrebbero anche essere attacchi dopo quel punto. Non è solo per ruote veloci. Il favorito è Peter (Sagan, ndr), ma attenzione a corridori come Cimolai”.

Proprio il friulano della Israel Start-Up Nation, già secondo nella terza tappa, ha parlato al microfono di Umberto Martini: “La condizione c'è e oggi è l'arrivo che preferisco – le parole di Cimolai – Vorrei migliorare il 2° posto di Canale, non lo nego; partiamo motivati e con una squadra in supporto per me, la chiave sarà prendere davanti lo strappo ai -2 km”.

Ci proverà eccome pure Andrea Pasqualon (Intermarché Wanty Gobert): “Le chances per noi velocisti non sono tantissime e oggi è un arrivo difficile, di quelli che piacciono a me – ha dichiarato il veneto – Sarò io il capitano di giornata e cercherò di cogliere il risultato pieno”.