Bernal-Evenepoel, il duello è già cominciato anche se la rosa è ungherese. Remco: "Situazione ideale"

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Stradagiro d'italia 2021

Bernal-Evenepoel, il duello è già cominciato anche se la rosa è ungherese. Remco: "Situazione ideale"

Ieri a San Giacomo il primo confronto diretto di questo Giro, con il colombiano che guadagna altri 6 secondi al belga, ora secondo dietro a Valter. Il piccolo rimpianto di Ciccone: "Ho sbagliato a seguire Bettiol in discesa".

Il duello è già cominciato, anche se è davvero troppo presto per dire che il Giro d'Italia 2021 segnerà il primo confronto di una lunga rivalità tra Egan Bernal e Remco Evenepoel.

Certo è che il primo arrivo in salita della corsa rosa, dopo che a Sestola il colombiano aveva guadagnato 11 secondi al belga staccandolo su Colle Passerino, ha visto i capitani di Ineos Grenadiers e Deceuninck-Quick Step correre da padroni verso il traguardo di San Giacomo. Egan ha attaccato ai 2 km e, di fatto, non ha ricevuto alcun cambio dagli avversari, chiudendo comunque secondo alle spalle del fuggitivo Gino Maeder, rosicchiando così altri 6 secondi a Remco, quarto dietro a Daniel Martin e davanti a Giulio Ciccone, il miglior italiano e con un piccolo rimpianto (“non avrei dovuto seguire Bettiol in discesa, lì ho speso energie importanti”, ha dichiarato l'abruzzese, ora 8° nella generale appena due secondi dietro a Damiano Caruso).

La classifica del Giro ora recita Attila Valter, primo ungherese della storia in maglia rosa, davanti a tutti ma con Evenepoel secondo a 11” e Bernal terzo a 16, mentre Vlasov ne paga 24. Già domenica a Campo Felice potrebbero balzare davanti a tutti i due grandi rivali, anche se ci si attendono risposte importanti in particolare da Simon Yates, che ieri ha lasciato altri 17” e si ritrova a 49” da Valter, 38 da Evenepoel e 33 da Bernal. “Sono molto soddisfatto delle sensazioni che ho avuto sulla salita finale – ha dichiarato il belga a “Sporza” - Ho sofferto di nuovo per il freddo e la pioggia, ma i compagni di squadra mi hanno assistito alla grande.

Mi hanno continuato a dire di mangiare e bere, ho avuto le energie giuste nel finale. E alla fine per noi è la situazione ideale, il grande obiettivo di questa tappa non era prendere la maglia rosa, ma ritrovarmi là davanti in classifica”.

Bernal, dal canto suo, ha spiegato l'attacco di Daniel Martinez negli ultimi 3 km, prima della sua azione che ha fatto seguito ad una tappa corsa da padroni da parte della sua Ineos. “Dani si è mosso perchè è in classifica e può permetterci di avere un'altra carta a disposizione. Io poi ho attaccato perchè mi sentivo bene e ho provato a guadagnare qualcosa, compreso l'abbuono una ventina di secondi sul gruppo di Yates e Vlasov non è male. La squadra è stata eccezionale, in una giornata di nuovo durissima”.

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