Bernal, il Giro nelle mani e la crono per il sigillo rosa: "Sì, oggi Caruso mi ha fatto paura"

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Bernal, il Giro nelle mani e la crono per il sigillo rosa: "Sì, oggi Caruso mi ha fatto paura"

Il colombiano ad un passo dal trionfo finale: domenica a Milano avrà due minuti da difendere sul siciliano. L'amarezza di Almeida: "Oggi avrei voluto di più".

Una maglia rosa in controllo, “anche se oggi Caruso ci ha fatto paura, eccome”.

Egan Bernal non nasconde di aver tirato un bel sospiro di sollievo, dopo aver concluso a soli 24 secondi dal siciliano il tappone finale di questo Giro d'Italia che vede il fuoriclasse colombiano ad un passo dal sigillo finale, che dovrà essere messo domenica nella crono conclusiva di Milano.

Il margine di 119 secondi su Damiano Caruso, che sulla carta ha qualcosa in più contro il tempo rispetto al leader del Team Ineos Grenadiers, è rassicurante per il trionfatore del Tour 2019, ad un passo dal suo secondo GT. “Anche oggi abbiamo saputo gestire la corsa, Castroviejo è stato l'uomo che ha fatto davvero tutto perfetto – l'analisi di Bernal nel post tappa all'Alpe Motta – I ragazzi sono stati super, sull'ultima salita ci ha pensato Dani Martinez e io ho dovuto fare solo l'ultimo km.

Se mi sono sentito in pericolo? Sì, perchè è vero che sentivo di avere le gambe e la squadra era con me, ma il secondo in classifica era pur sempre davanti con 30-40 secondi di vantaggio in un gruppetto con altri corridori. Non sai mai come puoi stare davvero sull'ultima salita, magari avrei potuto perdere un minuto e mezzo e arrivare alla crono con poco vantaggio. E' chiaro, si possono perde anche 2 minuti, ma non pensavo certo di avere questo margine quindi sono fiducioso”.

Joao Almeida, quinto oggi dopo aver concluso al 2° posto sia a Sega di Ala che all'Alpe di Mera, è rimasto all'8° posto nella generale, ma considerate le sue qualità contro il tempo, il portoghese della Deceuninck potrebbe guadagnare almeno un paio di posizioni domani. “Non sono troppo soddisfatto del mio risultato – ha dichiarato ai microfoni di Rai Sport senza troppi giri di parole – Abbiamo corso per vincere la tappa, la squadra ha fatto un grande lavoro ma le mie gambe non hanno risposto al meglio, sull'ultima salita ho davvero faticato.

Vedremo con la crono se riusciremo a guadagnare posizioni. Penso comunque che il Giro sia di Egan, lo merita”.

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