Bernal, il signore in rosa di un Giro durissimo. Caruso e un 2° posto vicino, Ciccone per il sogno podio

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Bernal, il signore in rosa di un Giro durissimo. Caruso e un 2° posto vicino, Ciccone per il sogno podio

Il tappone (mutilato) di Cortina ha visto il colombiano ipotecare il trionfo finale, con il siciliano che ora ha quasi 2 minuti di vantaggio su Vlasov e Yates. E ci sono ancora tre arrivi in salita dopo il giorno di riposo...

Un Giro con un padrone assoluto, tanto freddo e pioggia per quasi due settimane, qualche polemica dal finale della tappa di Cattolica a quelle roventi di ieri per il taglio della tappa regina, con la cancellazione di Pordoi e Fedaia per i dubbi legati ad un meteo sì tosto, ma che alla fine ha evitato ai corridori almeno la neve.

La corsa rosa vivrà questo martedì il secondo e ultimo giorno di riposo, con Egan Bernal sempre più padrone dopo l'impresa firmata ieri a Cortina, staccando tutti verso la Cima Coppi del Passo Giau. Il fuoriclasse colombiano del Team Ineos Grenadiers ha aumentato di quasi un minuto il margine sul primo inseguitore: dopo Zoncolan e Gorizia si trattava di Simon Yates, ora di uno splendido Damiano Caruso che si trova a 2'24” dalla maglia rosa.

Strepitoso il Giro del siciliano della Bahrain-Victorious, che vede il primo podio in una corsa di tre settimane anche perchè il margine sui diretti rivali è già ampio: Hugh Carthy (EF-Nippo) è terzo a 3'40” da Bernal, Vlasov e Yates addirittura a 4'18” e 4'20”, appena davanti ad un Giulio Ciccone (6° a 4'31”) che può ancora sognare il podio, con 51 secondi da recuperare rispetto alla terza piazza.

Attenzione, però, anche a Romain Bardet (Team DSM), secondo a Cortina e ora a meno di un minuto e mezzo dallo stesso Carthy, 7° a 5'03” dal leader, mentre da Martinez a Foss e Almeida, che completano la top ten, i giochi sembrano ormai fatti.

E' altrettanto vero che ci sono ancora ben 3 arrivi in salita e la crono finale di Milano in queste ultime cinque tappe, con la frazione intermedia di giovedì verso Stradella che dovrebbe essere l'unica a non coinvolgere gli uomini di classifica. L'arrivo più impegnativo sarà proprio quello di mercoledì a Sega di Ala, con gli ultimi 9 km durissimi della salita trentina, mentre venerdì si arriverà all'Alpe di Mera e sabato all'Alpe Motta, nell'ultimo tappone con scollinamento oltre quota 2000 metri verso Passo San Bernardino e Spluga prima dell'erta conclusiva.

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