Bernal, le mani sulla rosa e uno schiaffone a Evenepoel: "La strada è lunga, rimango coi piedi per terra"

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Bernal, le mani sulla rosa e uno schiaffone a Evenepoel: "La strada è lunga, rimango coi piedi per terra"

La tappa di Montalcino ha visto il colombiano esaltarsi nuovamente, con tutti i rivali staccati e il belga ad oltre 2 minuti. La gioia del giovane Schmid, vincitore di giornata.

Le mani di Egan sul Giro. Certo, la strada verso Milano è ancora lunghissima, come si è affrettato a sottolineare lo stesso Bernal nel post tappa, ma oggi sugli sterrati verso Montalcino il vincitore del Tour 2019 ha parlato chiaro, ancora una volta sui pedali, staccando tutti i rivali.

Vuole la maglia rosa finale al suo esordio in Italia e sta facendo di tutto, con la sua Ineos Grenadiers, per riuscirci; strepitosa la condotta di gara del leader di questo Giro, che dopo aver costretto Evenepoel alla resa, ha fatto il vuoto anche su Vlasov, Yates, Carthy, Caruso, Ciccone e tutti gli inseguitori in una classifica che ora vede il russo dovergli recuperare 45 secondi.

Era importante salvare bene questa tappa, mancano però ancora tutte le salite – ha spiegato Bernal ai microfoni Rai con la consueta modestia – Io sto andando forte su queste salite brevi, la maglia mi dà fiducia ma devo rimanere con i piedi per terra. La squadra ha fatto un grande lavoro, come al solito, ma c'è ancora tantissimo da fare”.

E' stata la grande giornata di un Bernal sempre più rosa, ma anche del giovanissimo Mauro Schmid. Il classe '99 svizzero (seconda vittoria rossocrociata in questo Giro dopo quella di Gino Maeder a San Giacomo) ha stroncato Alessandro Covi nello sprint a due che ha deciso la tappa, regalandosi il primo trionfo nella sua ancora giovanissima carriera.

Mi piacciono le strade bianche (ha partecipato alla classica senese concludendo 41°, lo scorso marzo) e sapevo di potermela giocare, ma è davvero incredibile vincere una tappa al Giro – le sue prime parole – Lindeman ha fatto un lavoro stupendo per me, poi ho visto che tanti curavano la mia ruota, ma sull'ultima salita siamo andati via con Covi e a quel punto ci credevo”.

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