Bernal mette le cose in chiaro, Froome ostenta tranquillità e Thomas viene lanciato da... Wiggins

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Bernal mette le cose in chiaro, Froome ostenta tranquillità e Thomas viene lanciato da... Wiggins

Il Team Ineos verso il Tour de France, con tre capitani che vogliono rimanere tali. Il grande ex si dice sicuro: "Vincerà Thomas".

Venticinque giorni alla partenza da Nizza e il Tour de France è al centro dei pensieri di tantissimi corridori e team, su tutti chi l'ha conquistato per sette volte nelle ultime otto edizioni (unico a rompere il dominio dei britannici il nostro Vincenzo Nibali nel 2014).

Il Team Ineos si presenterà al via della Grande Boucle con una situazione inedita, ovvero tre capitani come Egan Bernal, Chris Froome e Geraint Thomas; il primo è il campione in carica, il secondo ha vinto quattro Tour ma è reduce da un infortunio terribile nel 2019 e ha già firmato per la Israel dal 2021, il gallese invece ha ottenuto un primo e un secondo posto nel 2018 e nel 2019. Forse sottovalutato, Thomas è stato lanciato nelle scorse ore da colui che ha dato il via alla serie di successi dell'allora Team Sky sulle strade di Francia, ovvero Bradley Wiggins: “Sono sicuro al 100% che vincerà Geraint – le parole di fuoco del pluricampione olimpico – Lo scorso anno, senza l'interruzione della tappa sull'Iseran, avrebbe vinto lui perchè Bernal sarebbe saltato. E dico che Froome potrà vincere il quinto Tour in maglia Israel”.

Poca considerazione, da parte di Wiggins, per il campione colombiano che, già ieri nel tappone della Route d'Occitanie, ha voluto mettere le cose in chiaro staccando tutti sull'arrivo verso il Col de Beyrède; un Bernal che ha speso parole importanti per la squadra e in particolare per Pavel Sivakov, che potrebbe risultare il gregario in più sulle grandi salite del Tour, nella sfida con il trio Jumbo-Visma ma anche i vari Pinot, Quintana, Pogacar, Landa, Lopez e tanti altri.

E mentre Thomas esordirà nel post lockdown al Tour de l'Ain, dal prossimo 7 agosto, Chris Froome non si è detto preoccupato per il distacco rimediato nella tappa di lunedì in Francia (5'11”), dopo aver lavorato per il team: “Avevamo deciso di correre per Egan, il mio percorso di avvicinamento al Tour procede secondo le aspettative e c'è ancora tempo per crescere di condizione”.

Di tempo per prendersi i galloni da capitano, però, forse ce n'è molto meno.

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