Carlos Rodriguez firma l'impresa, ma il Tour de l'Avenir è di Johannessen. Gran podio di Zana

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Carlos Rodriguez firma l'impresa, ma il Tour de l'Avenir è di Johannessen. Gran podio di Zana

Attacco in discesa dall'Iseran, poi lo spagnolo regge sul Piccolo San Bernardo e si prende l'ultima tappa del Tour dei talenti (e il 2° posto finale). In trionfo il norvegese, ma che sofferenza, l'azzurro splendido terzo nella generale.

Una 57esima edizione delle sorprese, in primis gli amarissimi ritiri di alcuni dei grandi favoriti, da Juan Ayuso a Santiago Umba, sino all'ucraino Ponomar e al belga Vandenabeele, ma anche e soprattutto di un confronto stellare tra i migliori talenti del futuro, per un Tour de l'Avenir che parla ancora norvegese, due anni dopo Tobias Foss (lo scorso anno non si gareggiò).

E' Tobias Halland Johannessen la maglia gialla finale, celebrata non senza sofferenza sull'arrivo ad oltre quota 2000 mt del Colle del Piccolo San Bernardo, scalato dal versante francese dopo 150 km di battaglia e altre salite mitiche come Madeleine e Iseran. Proprio scendendo dai 2770 mt di quest'ultima vetta, ha attaccato Carlos Rodriguez, lo spagnolo classe 2001 già in forza al Team Ineos Grenadiers, secondo nella generale alla vigilia della nona e ultima tappa (e in maglia a pois), ma che non ha voluto accontentarsi della piazza d'onore.

Il ventenne iberico è arrivato ben presto a guadagnare oltre 2 minuti sul gruppo della maglia gialla, lui che doveva recuperare 2'18” al leader, per poi trionfare in vetta al Piccolo San Bernardo (quasi 25 km di ascesa al 5% di media) con 1'52” sul tedesco Steinhauser e su Filippo Zana, che ha attaccato proprio Johannessen a poco più di 3 km dalla linea. Il norvegese ha retto da campioncino, salvando per soli 7 secondi il suo Avenir, concludendo 4° a 2'11” da Rodriguez.

E così, la classifica finale vede l'Italia tornare sul podio, con Zana terzo a 2'05” da Johannessen, mentre il neerlandese Leemreize ha dovuto accontentarsi della quarta piazza, quando alla vigilia aveva solo 3 secondi da recuperare nei confronti del veneto già pro con la Bardiani-CSF-Faizané.

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