Che assolo a Nimes per Nils Politt che "vendica" Sagan: gruppo tranquillo e Alaphilippe... deluso

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Che assolo a Nimes per Nils Politt che "vendica" Sagan: gruppo tranquillo e Alaphilippe... deluso

Dodicesima tappa del Tour de France che premia ancora una fuga da lontano: vince la Bora-Hansgrohe (nel giorno dell'abbandono del suo leader) con il passistone tedesco, sul podio di tappa Erviti e Sweeny.

Aveva vinto solo una volta da pro, una tappa del Giro di Germania 2018 sulle strade di casa, ma il talento si era già visto eccome nelle classiche del nord, in particolare nell'ultima Parigi-Roubaix ormai disputata oltre due anni fa, quando concluse solo alle spalle di Philippe Gilbert.

Nils Politt esulta per la prima volta al Tour de France, prendendosi la 12^ tappa con arrivo a Nimes, decisa da una fuga di 13 uomini partiti dopo una ventina di km, dopo una prima fase di battaglia tra i big nei ventagli che si erano creati. Alla fine, però, gli uomini di classifica (e le squadre dei pochi velocisti rimasti) lasceranno fare gli attaccanti, con il tedescone della Bora-Hansgrohe che risolverà la contesa a 12 km dal termine, staccando con una grande azione gli ultimi due uomini che avevano retto nei saliscendi conclusivi, ovvero Imanol Erviti (Movistar) e il giovanissimo Harry Sweeny (Lotto Soudal), alla fine rispettivamente secondo e terzo a 30” dal vincitore, davanti a Stefan Kueng (Groupama-FDJ) quarto con Mezgec a regolare Greipel e Theuns nello sprint per il 5° posto, mentre il campione del mondo Julian Alaphilippe chiuderà solo nono, dopo aver centrato la fuga nella quale era chiaramente uno dei favoriti.

A quasi 16 minuti, l'arrivo del gruppo (regolato da Cavendish che si prende 2 punticini per rafforzare la maglia verde, pur dovendo rinviare l'appuntamento con l'aggancio a Eddy Merckx nel computo delle vittorie al Tour) con Tadej Pogacar tranquillo in maglia gialla, lui che parteciperà anche alla prossima Vuelta Espana, oltre ai Giochi Olimpici di Tokyo, come ha annunciato nelle scorse ore il suo team manager Matxin.

Venerdì la 13esima frazione della Grande Boucle, quasi 220 km da Nimes a Carcassonne senza particolari difficoltà, ma con una fuga che potrebbe avere di nuovo ragione del gruppo.

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