Che sorpresa a Faenza: Ganna è giù dal podio, la cronometro tricolore premia Matteo Sobrero

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Che sorpresa a Faenza: Ganna è giù dal podio, la cronometro tricolore premia Matteo Sobrero

Il campione del mondo è solo quarto, domina il 24enne dell'Astana Premier Tech che batte Edoardo Affini e Mattia Cattaneo.

Una sorpresona a Faenza. Non tanto e non solo per il vincitore, considerato che il suo stato di forma era già parso evidente tra la tappa conclusiva del Giro d'Italia a Milano (4° con... inghippo finale tra le ammiraglie) e il podio al Giro di Slovenia, quanto per il crollo inaspettato di Filippo Ganna, che in parte si spiega anche con il lungo periodo in altura, allo Stelvio, per preparare soprattutto le Olimpiadi di Tokyo.

Certo è che per la cronometro odierna dei campionati italiani non si poteva prevedere l'iridato addirittura fuori dal podio, quarto, nel gran giorno del nuovo tricolore Matteo Sobrero. Il “cognato” di Ganna (è fidanzato con la sorella di Filippo), 24enne anch'egli piemontese in forza all'Astana-Premier Tech, è stato autore di una prova superlativa, coprendo i tostissimi 45,5 km attorno a Faenza in 58'40”, alla media di 46,730 km/h.

Secondo, così come in due tappe del Giro, Edoardo Affini (Jumbo-Visma) che ha pagato 25 secondi da Sobrero, con Mattia Cattaneo (Deceuninck-Quick Step) terzo a 41” davanti allo stesso Ganna, che ne ha pagati 52 dopo essere partito fortissimo (forse troppo, con 20” su Cattaneo e Affini e 30 su Sobrero al primo intermedio dopo 17 km). Una crono simil Tokyo, parecchio vallonata nella parte centrale e con quasi un'ora di sforzo, e certo in ottica olimpica non è stato l'esame ideale per il campione del mondo, ma oggi è giusto celebrare un altro talento che sta esplodendo in casa Italia.

Peccato per il campo partenti decisamente ridotto, con soli 21 corridori in gara dopo le defezioni dell'ultima ora, in particolare di Gianni Moscon e Alberto Bettiol. Domenica la prova più attesa, quella su strada con i 225 km tra Bellaria e il circuito finale di Imola con la salita verso Cima Gallisterna che risulterà decisiva.

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