Che splendida cavalcata di Baroncini alla Super 8 Classic: il ravennate si sblocca da pro!

Che splendida cavalcata di Baroncini alla Super 8 Classic: il ravennate si sblocca da pro!
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Che splendida cavalcata di Baroncini alla Super 8 Classic: il ravennate si sblocca da pro!

Nella classica belga di livello ProSeries, l'alfiere della UAE Emirates risponde alla mancata convocazione mondiale nel migliore dei modi, staccando tutti negli ultimi 15 km. Il compagno Ayuso vince la cronometro in Lussemburgo su un gran Tiberi, mentre Van der Poel si riprende la maglia ma sono tutti vicinissimi...

Una cavalcata in grande stile, per la prima vittoria da professionista, al terzo anno dopo quel titolo iridato del 2021 tra gli Under 23 e un percorso tra i “grandi” a dir poco complicato da cadute e problemi vari.

Filippo Baroncini è un talento del ciclismo azzurro e finalmente, sul traguardo di Haacht, stadio finale della 14^ edizione della Super Classic (il vecchio GP Van Petegem), classica belga di livello ProSeries e con una startlist decisamente qualificata, il 24enne ravennate da quest'anno in forza alla UAE Emirates, ha potuto festeggiare dopo 14 km di azione in perfetta solitudine.

Che l'ex campione del mondo fosse in gran forma lo si era già capito alla Vuelta (e poi al Memorial Pantani, ripreso a 500 mt dall'arrivo dopo una grande fuga) e ha sorpreso che Daniele Bennati non l'abbia preso in considerazione per vestire l'azzurro tra Europei o Mondiali. La risposta è arrivata con una prima molto speciale, regolando di una ventina di secondi gli inseguitori con Rick Pluimers (Tudor) che, partendo negli ultimi 2 km, ha anticipato la volata di Rui Oliveira, terzo per la festa completa della UAE, nella quale Matteo Trentin ha colto il 6° posto finale, mentre gli sprinter più attesi, da Girmay a Philipsen, hanno concluso oltre un minuto di ritardo.

Parlando sempre di gare ProSeries, la quarta e penultima tappa dello Skoda Tour of Luxembourg ha rimescolato le carte, come d'altronde ci si attendeva dalla cronometro di 15,5 km attorno a Differdange.

Senza più Davide Formolo in gara, con il veronese, 2° nella tappa di venerdì e nella generale, che era stato squalificato per aver assunto la posizione “super tuck” in discesa nel corso della fuga decisiva in tandem con Vansevenant, la prova contro il tempo è andata a Juan Ayuso (ancora UAE Emirates), che torna a sorridere dopo parecchi mesi e sfiora il colpo doppio.

L'andaluso ha regolato di 7” un gran Antonio Tiberi e di 11 Mads Pedersen, ma la maglia gialla è tornata sulle spalle di Mathieu Van der Poel, che ha ceduto 19” ad Ayuso e ne ha mantenuti quindi 3 su di lui e Vansevenant, con il belga della Soudal (che era leader con 32” su MVDP) scavalcato anch'egli per 3” dall'olandese dell'Alpecin-Deceuninck, in una generale apertissima prima della frazione domenicale con gli strappi a Luxembourg City, visto che ci sono pure Marc Hirschi 4° a 8” da Van der Poel e Antonio Tiberi quinto a 10.

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