Chris Froome alla Israel Start-Up Nation è sempre più possibile: sono i giorni decisivi

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Chris Froome alla Israel Start-Up Nation è sempre più possibile: sono i giorni decisivi

Il trionfatore di 4 Tour de France, in scadenza con Ineos, vuole giocarsi la quinta maglia gialla già nel 2020 con un altro team. Pronto un ricco triennale e uno squadrone dall'anno prossimo.

E' la notizia di ciclomercato di cui si parla maggiormente in questi giorni, anche se il portale “Cyclingnews” l'aveva già lanciata a maggio, affermando che il contratto in scadenza a fine 2020 con Ineos sarebbe probabilmente stato risolto già prima della ripartenza di questo 2020 prevista tra fine luglio e inizio agosto.

Sì, Chris Froome potrebbe davvero lasciare la squadra con cui è diventato grande (ai tempi Team Sky) e conquistato 7 grandi giri, tra cui 4 Tour de France. Il sogno del keniano bianco è la quinta maglia gialla, da raggiungere dopo il terribile infortunio di un anno fa al Delfinato, quando rischiò la vita, e possibilmente facendolo senza la concorrenza interna che si è venuta a creare con l'esplosione di Egan Bernal e le ambizioni di Geraint Thomas, primo e secondo nelle ultime due edizioni della Grande Boucle.

La squadra che vuole Froome già quest'anno per il via da Nizza e ha tutte le possibilità, economiche innanzitutto, per compiere un'operazione grandiosa, esiste eccome: si tratta della Israel Start-Up Nation del magnate Sylvan Adams, colui capace nel 2018 di portare il Giro d'Italia a partire da Gerusalemme. Lo scorso autunno l'acquisizione della licenza World Tour della Katusha, ha portato il team israeliano nel massimo circuito e il mercato per questo 2020 è stato di ottimo livello, con l'arrivo di corridori di peso a partire da Daniel Martin e André Greipel.

L'offerta sul piatto del fuoriclasse britannico, come riporta il “Times”, è un triennale da 5 milioni di euro a stagione; certo, la squadra per il Tour 2020 non sarebbe al livello delle top, Ineos in primis, ma compagni come lo stesso Martin, Navarro, Hermans, Politt, Dowsett non sarebbero affatto male. Soprattutto, in ottica 2021 la Israel sarebbe pronta ad ingaggiare tre elementi affidabili per le salite, come i fratelli Izagirre, Ion e Gorka, e Mikel Nieve, per supportare al meglio un Froome che, a 35 anni già compiuti, sente ancora di poter tornare quello di prima.

Allo stato attuale, Chris risulta inserito nella pre selezione di 10 corridori che la Ineos ha scelto per il Tour (dovrà escludere due corridori), ma sono proprio questi i giorni decisivi per l'addio o meno al team di Sir Dave Brailsford che, in ogni caso, difficilmente rinnoverà un contratto così oneroso (circa 4,5 milioni all'anno sino a fine 2020) ad un campione sulle cui prestazioni ad alto livello non vi sono le certezze di prima. Almeno secondo i vertici del Team Ineos.

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