Ciccone per un sogno, Evenepoel e Bernal per la rosa: il tappone abruzzese incendia il Giro?

Il finale è simile a quello “nuovo” della Planche des Belles Filles al Tour 2019, quando Giulio Ciccone perse la tappa da Dylan Teuns, ma vestì la maglia gialla al termine di una lunghissima fuga. Ebbene, oggi lo scalatore della Trek-Segafredo è l'uomo più atteso sulle strade di casa, per una nona tappa del Giro d'Italia tutta abruzzese, lungo i 158 km da Castel di Sangro a Campo Felice.

Questa volta “Cicco” non potrà certo attaccare da lontano, trovandosi all'8° posto nella generale a soli 41 secondi dalla mag rosa Attila Valter, anzi dovrà contenere la sua esuberanza e giocarsi tutto negli ultimi 1500 metri, quelli su strada sterrata che portano ai 1655 mt di quota, praticamente su una pista da... sci. Pendenza media al 9% e punta al 14 a meno di 500 mt dalla linea, ma con 3400 mt di dislivello non ci sarà davvero respiro sin dall'avvio.

Le salite di giornata non sono impossibili a livello di pendenze, ma sono tutte abbastanza lunghe con Passo Godi (2^ categoria) dopo 35 km, Forca Caruso (3^ cat.) con scollinamento a 55 km dal traguardo e Ovindoli (2^ cat.) quando ne mancheranno solo 23. Dalla cima, un falsopiano che porterà ad un nuovo strappo a Rocca di Cambio, prima dei 6 km conclusivi tutti in salita, anche se la differenza si potrà fare, appunto, su quel km e mezzo conclusivo.

Ciccone per un sogno, ma anche Caruso e Formolo in casa Italbici a provare a duellare con Remco Evenepoel e Egan Bernal, gli uomini più attesi che potrebbero togliere la maglia rosa a Valter, che guida con 11 secondi sul belga e 16 sul colombiano.

Via alle ore 12.25, con diretta integrale della tappa su Rai Sport (collegamento sin dalle 11.15 con Villaggio di Partenza) e Eurosport.