Cort Nielsen resiste a super Roglic, che torna leader della Vuelta! Bagioli, gran terzo posto

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Cort Nielsen resiste a super Roglic, che torna leader della Vuelta! Bagioli, gran terzo posto

Il danese in trionfo nella sesta tappa, dopo oltre 100 km di fuga: lo sloveno stacca gli altri rivali di qualche secondo, anche Ciccone paga così come Yates e Landa.

Una gran battaglia, sui durissimi 1900 mt dell'Alto de la Montana de Cullera, ma un'altra conferma della forza di Primoz Roglic, che dimostra di volere eccome la sua terza Vuelta Espana consecutiva e torna maglia rossa, con il crollo di Kenny Elissonde sull'erta finale di una sesta tappa che, però, finisce nel carniere di un eroico Magnus Cort Nielsen.

Il 28enne passistone danese del Team EF-Nippo, che inanella così la sua quarta perla in carriera alla Vuelta e il terzo successo stagionale (era già stato 3°, tra l'altro, 48 ore fa a Molina de Aragon), parte con altri quattro fuggitivi dopo 50 km di battaglia pura, si fa oltre 110 km in avanscoperta e sulle pendenze vicine al 10% dell'ultimo strappo, approcciate con meno di 20 secondi nei confronti dei big, stacca gli ex compagni di avventura e regge alla furia dello stesso Roglic, che gli arriva praticamente a ruota.

Il capitano della Jumbo-Visma precede uno splendido Andrea Bagioli (Deceuninck-Quick Step), uscito di classifica sul Picon Blanco, ma che su questo tipo di arrivi si conferma tra i migliori al mondo; ecco poi, con distacchi risicatissimi, un Vlasov in ripresa, Enric Mas 5° davanti a Matthews, che ha cercato la tappa attaccando a 600 mt dalla linea, Bernal (che paga 10 secondi complessivamente da Roglic), Valvede e Lopez, mentre a 25 secondi arrivano Ciccone e Adam Yates.

Quasi ad un terzo di Vuelta, alla vigilia di un altro arrivo in salita, ma ancora più tosto sul Balcon de Alicante, la classifica generale vede Roglic padrone con i tre alfieri Movistar alle sue spalle, visto che Mas è secondo a 26”, Lopez terzo a 35 e Valverde 4° a 41, alla pari di Egan Bernal che sembra essere ormai il capitano unico di casa Ineos.

Per Ciccone 7^ piazza, a 58 secondi da Roglic, Fabio Aru invece è decimo, appena alle spalle di Mikel Landa che ha pagato non poco in questo finale e domani sarà chiamato a dare risposte.

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