Cosnefroy beffa Alaphilippe alla Bretagne Classic, che Majka alla Vuelta e la UAE esulta pure in Germania

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Cosnefroy beffa Alaphilippe alla Bretagne Classic, che Majka alla Vuelta e la UAE esulta pure in Germania

Doppietta francese nella classica World Tour, ma il campione del mondo e la Deceuninck (con Honoré 3°) si piegano al talento dell'AG2R. In Spagna tappa di montagna senza scossoni, il polacco corona la fuga, mentre il Giro di Germania si chiude con un'altra volata di Kristoff e la generale nelle mani di Politt.

Una domenica bestiale di grande ciclismo, con tre corse di alto livello concluse in meno di quindici minuti.

A partire dalla Bretagne Classic, la prova francese World Tour che ha regalato una sorpresa nel finale, al termine di una splendida battaglia lungo i 250 km attorno a Plouay: Benoit Cosnefroy (AG2R Citroen) si regala il suo trionfo più bello, bruciando in volata nientemeno che Julian Alaphilippe, sul compagno con il compagno di squadra Mikkel Honoré, terzo, ma con la Deceuninck-Quick Step che esce sconfitta dopo aver letteralmente fatto esplodere la corsa da lontano.

A 63 km dal termine, sul tratto in sterrato di Saoutalarin, il campione del mondo attacca portandosi dietro appunto il danese e il connazionale che arriveranno con lui, ma in un primo tempo c'è anche Tadej Pogacar in quell'azione strepitosa; su un altro strappo, ai -45, si spegne la luce del vincitore del Tour (al rientro quest'oggi in gara dopo Tokyo), mentre il terzetto va a riprendere uno stoico Alessandro De Marchi, in fuga per oltre 230 km prima di cedere definitivamente a Cosnefroy, Alaphilippe e Honoré quando mancano poco più di 20 km. Il gruppo si avvicina nel finale, ma sarà sprint a due (con Honoré a lanciare l'iridato), mentre alle spalle c'è il “solito” Ethan Hayter a regolare i primi inseguitori, con Giacomo Nizzolo che risulta il miglior italiano, decimo (ma tanti applausi per Davide Ballerini, che ha stoppato tantissimi attacchi in favore dei compagni del Wolfpack).

 

VUELTA, ANCORA FUGA

 

Anche la 15esima tappa della Vuelta Espana, con arrivo dopo 4 GPM e 197 km a El Barraco, premia la fuga di giornata.

E' stata guerra vera per quasi 80 km, poi ecco formarsi l'azione giusta che innescano Fabio Aru e Rafal Majka; il sardo deve cedere, dopo oltre 30 km assieme, al forcing del polacco ai -85, ed è un assolo strepitoso quello di Majka, che va a vincere in perfetta solitudine, mantenendo sempre oltre un minuto e mezzo di vantaggio su Steven Kruijswijk, che riceve una giornata di libertà dalla Jumbo-Visma di Primoz Roglic, ma alla fine chiuderà secondo davanti a Chris Hamilton (Team DSM).

A poco meno di 3 minuti i big, che scatenano un po' di bagarre solo sull'ultimo GPM di 3^ categoria: è Adam Yates che attacca e guadagna sul traguardo una quindicina di secondi su tutti i rivali, con Giulio Ciccone 5° davanti alla maglia rossa Odd Christian Eiking, che si presenterà quindi ancora da leader all'ultimo giorno di riposo, sempre con 54” su Guillaume Martin e 1'36” su Roglic.

UAE Emirates che esulta pure al Giro di Germania: dopo il successo nella 2^ tappa, Alexander Kristoff conferma di aver ritrovato la miglior condizione e batte nettamente tutti nello sprint della quarta e ultima tappa a Norimberga. Ci provano in tanti a ribaltare la classifica generale, Dylan Teuns su tutti, ma alla fine il tentativo del belga viene rintuzzato a 5 km dal termine e sarà Nils Politt a trionfare nella corsa di casa, con 4 secondi di margine sul compagno di squadra Pascal Ackermann, oggi 2°, e lo stesso Kristoff.

Che bravo Luca Mozzato, nuovamente miglior italiano con la terza piazza allo sprint e il 7° posto nella classifica generale: un ottimo risultato per l'alfiere della B&B Hotels.

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