Dal Giro a Roccaraso sino a due classiche storiche come Gand-Wevelgem e Paris-Tours, che domenica a due ruote!

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Dal Giro a Roccaraso sino a due classiche storiche come Gand-Wevelgem e Paris-Tours, che domenica a due ruote!

La corsa rosa affronta il secondo arrivo in salita. Torna la sfida Van der Poel-Van Aert in Belgio, ma non ci sono solo loro...

Sarà una grande domenica a due ruote, quella che scatterà sin dalle prime ore del mattino.

Il Giro d'Italia, alla vigilia del primo giorno di riposo (e degli attesi tamponi per tutta la carovana, con il pericolo Covid che incombe), affronta una nona tappa decisamente impegnativa, anche se l'ascesa finale verso Roccaraso, al termine della frazione che scatterà alle 10.30 da San Salvo per disputare 208 km e 4000 mt di dislivello (con Passo Lanciano crocevia di tappa dopo 100 km), presenta pendenze arcigne solo negli ultimi 1000 mt, tutti al di sopra del 10% di pendenza.

Da Vincenzo Nibali a Jakob Fuglsang, tra cui è scoppiata pure la rivalità in strada e a parole, si attende un attacco alla maglia rosa Joao Almeida, anche se le vere montagne sono ancora lontane (domenica prossima a Piancavallo).

Non solo Giro, però, visto che alle 10.00 (arrivo previsto poco prima delle 16.00) scatterà una Gand-Wevelgem grandi firme; sulle strade del Belgio, con il Kemmelberg giudice di una classica aperta a tante soluzioni, anche con ruote veloci quali Kristoff (campione in carica), Bennett, Ewan e Ackermann, si preannuncia un duello straordinario tra Mathieu Van der Poel e Wout Van Aert, ma ci saranno quasi tutti i cacciatori di classiche, da Naesen a Stuyven sino a Pedersen, Kwiatkowski, Vanmarcke, Lampaert e tanti altri.

E poi, prima in ordine cronologico (gong previsto poco prima delle 15.00), ecco la Paris-Tours edizione numero 114. Anche se la classica francese non gode più del fascino di un tempo e neppure del titolo di corsa World Tour, il percorso è decisamente affascinante (213 km da Chartres a Tours) con sterrati e strappi che, negli ultimi 60 km, accenderanno una corsa che vedrà alcuni velocisti francesi di buona qualità (Bouhanni, Coquard e Venturini su tutti) doversi difendere dagli attacchi di corridori come Soren Kragh Andersen, in grande forma e già vincitore a Tours nel 2018 (2° l'anno precedente), Warren Barguil e Benoit Cosnefroy, mentre Sacha Modolo e Kristian Sbaragli, compagni di squadra in casa Alpecin-Fenix, ma anche Alessandro Fedeli, proveranno a giocarsi le proprie carte per quanto riguarda casa Italia.

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