Dal Lombardia al sogno Mondiale, passando per Tour e Vuelta: Fabio Aru cerca la rinascita in due mesi

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Dal Lombardia al sogno Mondiale, passando per Tour e Vuelta: Fabio Aru cerca la rinascita in due mesi

Il calendario del sardo, voglioso di riscattare due anni difficilissimi. Ora l'altura a Sestriere, poi l'esordio a fine luglio a Burgos.

Un campione da ritrovare in... due mesi o poco più.

Fabio Aru è chiamato a cancellare le difficoltà vissute nei primi due anni in maglia UAE, tra problemi fisici e risultati mai arrivati tra il 2018 e il 2019; una stagione 2020 cruciale per il vincitore della Vuelta 2015, in scadenza di contratto con il team emiratino e ad un bivio della carriera, considerato poi che festeggerà i 30 anni il prossimo 3 luglio.

E' stato sostanzialmente definito il programma di corse del sardo, decisamente interessante visto che in un periodo così breve, Aru avrà ottime occasioni per provare a rinascere. Nella “sua” Lugano, dove ormai vive da anni assieme alla compagna Valentina e alla piccola Ginevra, la fase di lockdown è trascorsa con allenamenti di ottima qualità (in Ticino i professionisti hanno potuto lavorare all'aperto anche nel periodo più critico della pandemia), seguiti dalla prossima settimana al ritiro in altura a Sestriere, dove Fabio ormai è di casa.

Tre settimane piene di lavoro fondamentale per avvicinarsi alle corse (il ragazzo di Villacidro ha gareggiato in stagione solo al Tour Colombia 2.1 a febbraio, rimanendo in quota per continuare ad allenarsi verso la Tirreno-Adriatico, che poi non si è disputata), che per Aru riprenderanno già il 28 luglio con la Vuelta Burgos, cinque giorni utilissimi con un paio di arrivi in salita per mettere ritmo e km nelle gambe.

Poi la prima fase della trasferta francese, per la partecipazione alla Mont Ventoux Denivele Challenge del 6 agosto, seguita subito dai tre giorni di corsa al Tour de l'Ain, ed ecco il programma italiano che stuzzica eccome. L'obiettivo sarà Il Lombardia nel giorno di Ferragosto, ma è previsto per Aru un meno comprendente Gran Piemonte (il 12) e Giro dell'Emilia dopo la seconda classica monumento della stagione, ovvero martedì 18 agosto.

A quel punto ci sarà solo il campionato italiano su strada (domenica 23 in Veneto) tra il sardo e il ritorno al Tour de France, dove le ambizioni da classifica saranno tutte da valutare, anche per la presenza di un compagno di squadra “scomodo” come Tadej Pogacar. Una settimana dopo la conclusione della Grande Boucle, l'obiettivo è quello di prendere parte anche ad un campionato del mondo decisamente adatto per caratteristiche, per poi fare rotta sulla Vuelta.

In Spagna, dal 20 ottobre all'8 novembre, Fabio Aru tornerà su quelle strade che gli hanno regalato l'unico GT in carriera, il secondo da disputare nel giro di un paio di mesi per provare a chiudere alla grande. E poter gridare al mondo di essere davvero rinato.

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